lunedì 24 ottobre 2011

Ridammi il tesserino, asino.





http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=9354



Culicchia, ecco, hai cagato fuori.

Ho anch'io questo vizio, quello di fare della filosofia sulla base del niente.

Ma ho l'umiltà, forse perchè non sono nessuno, di farlo non proprio platealmente e di avvalermi di argomenti di indiscussa futilità, così evito furbescamente l'altrimenti certa figura di merda.

Mi rendo conto che, per chi ha condotto studi classici, le parole "morte, dèi, immortalità" siano un filetto di prima scelta, ma bisogna avere l'accortezza di non condirlo con ketchup e  limone.

Bisogna avere l'accortezza di non ammalarsi di diarrea verbale, se ci si rivolge alla nazione intiera.

Abbiamo perso un buon cuore, ieri.

Non un ingrato mitomane, con la vista annebbiata dalla spensieratezza dei suoi 24 anni.

Non una stella esuberante dello show-biz.

Un buon cuore.

E il mondo ha bisogno di buon cuore, più che di talenti che, di questi tempi, spuntano come funghi. *

Talento.

Avresti potuto usarne un po' tu per regalare al tuo sproloquio una degna conclusione, a mo' di scusa per l'indelicatezza.

Invece ci regali un'idiozia. l'ennesima:

"(...) vivere come si vuole costa molto di più di quanto la maggior parte di noi sia disposta a pagare".

La maggior parte, appunto.

Che non vuol dire "tutti".

Che non vuol dire "colui che hai usato come ispirazione per le tue quattro cazzate."

Perchè per lui "si viveva di più andando cinque minuti al massimo su una moto, di quanto non faccia certa gente in una vita intera".

Non faceva parte della maggior parte. Te l'ha già comunicata lui la sua filosofia di vita presente ed eventuale morte futura.

E l'hai pure citato.

Come diavolo hai fatto a sgambettarti da solo? Sei tu quello divino, allora.

Chiudi il tuo articolo come un avvocato superstar americano, che tenta di colpire la giuria con un fuoco d'articio d'effetto. Devi averlo acceso male, è parso più come un peto.

sabato 22 ottobre 2011

Facciano un passo avanti Invidia e Accidia. Mi dispiace. Per gli altri5, congratulazioni.











: http://welcometothegpoint.blogspot.com/






Mi masturbo mentalmente più volte al giorno. E ho il vizio di farlo pubblicamente.

L'anno scorso però, ho eiaculato perle rarissime.

E' il mio blog, posso auto-elogiarmi quanto voglio.

PAPPAPPERO.

martedì 18 ottobre 2011

G, Auto-fottiti!






: faccio un sacco di auto-cose.

Auto-attacco.

Auto-difesa.

Auto-erotismo-cerebrale.

Auto-analisi.

Auto-critica.

Auto-ironia.

E in questo senso cronologico, fra l'altro.

Ma non trovo mai un'auto-soluzione.

Forse perchè io ho tanta forza e tanta volontà. Solo, non contemporaneamente.



P.S.

Per Specificare:

Non volevo arrivare ad un preciso dunque, ma l'ultima frase che ho scritto (cioè che io ho tanta forza e tanta blablabla) spacca veramente i culi ai passeri.

Ah, per l'appunto... AUTO-COMPIACIMENTO.


lunedì 10 ottobre 2011

Io son la magnifica, splendida.. Maga Magò!




: "Cara G, non odiare me, odia la sorte. Sono o non sono perfida?"

Un momento, calma.

Dipende cosa intende la tua piccola testolina con "perfida".

Perchè io per "perfida" intendo una persona con una spiccata intelligenza, capace di colpire nel vivo gli altri individui con giochi mentali di rara perfezione per poi trarne, di rimando, giovamento.



...



Ecco, stella, non è il tuo caso.

Tu con le parole "una spiccata intelligenza", "capace" e "giochi mentali di rara perfezione", abbi pazienza, non c'entri nulla. 

Non so, hai presente l'Enigmista? Quel burlone con gli zigomi pronunciati con la passione per i tricicli che voleva fare un sacco di giochi.

Lì, si, che si tratta di perfidia. Scovare con maestria i punti deboli di ognuno per fargli passare dei brutti quarti d'ora.

Sai chi mi ricordi, invece, tenerella? Maga Magò quando fa vedere a Semola che può trasformarsi in una bella manza con "l'ugola d'or e un bel visino".

Te l'ho già detto, fai quello che sai fare, che lo fai bene. Usa i tuoi occhioni per ammaliare i mezzi uomini di tutta la penisola (e, soprattutto, quelli dell'isola) ma, te ne prego, non addentrarti in campi che non ti competono.

Con un po' di trucco e un buon chirurgo, tutte possiamo avere quello che hai tu.

Quello che ho io, non si acquisisce all'accademia parigina di stocazzo.

Quello che ho io, o ce l'hai o non ce l'hai.

Quello che ho io non è dettato da un impeto di superbia ma è dimostrato nero su bianco, ogni giorno.

Quello che ho io, tu non ce l'hai.

E , forse, chi deve odiare la sorte perchè ha capito che sono più importanti i neuroni che il culo, non sono io.

Sono desolata. Da morire.

mercoledì 5 ottobre 2011

Tipica calzatura olandese.





: Vasco ha fatto causa a Nonciclopedia.

Così Wikipedia verrà oscurata.

E' crollata una palazzina a Barletta dove c'era un maglificio abusivo e sono morte delle lavoranti che venivano pagate 4 euro l'ora.

Hanno assolto i pazzi di Perugia.

Erika sarà libera a dicembre e vuole andare a trovare sua madre. Quella morta. Che ha ucciso lei.

Siamo nella merda per le nostre finanze.

L' iPhone 5 col cazzo che esce.



Rob' da mat', uno direbbe.

Troppe tragedie, uno penserebbe.



Invece, la cosa che continua a stupire me, è la coerenza delle mignotte alessandrine.

Il mondo sta andando a vedisopra e a me stupisce il comportamento lascivo e sfacciatamente radicato delle mie concittadine.

Sarò ben strana.

Però, il mio interesse più grande sono i comportamenti umani in continua evoluzione e quando vedo una classe che, effettivamente, manco ci pensa a mutare, bè, mi stupisco.

Quasi positivamente.

Ed è bello vedere un rapporto così saldo, che perdura nei secoli, quello tra zoccola e zoccolaio.

Si, perchè la zoccola qualcuno (se) la dovrà pur fare.

Non esisterebbero zoccole se non ci fossero zoccolai. E' (socio)logico.

Ecco perchè si parla di mestiere più antico del mondo. Perchè non cambia.

Sono commossa.

Sono commossa, e anche un po' orgogliosa, perchè pare che ad Alessandria ci sia una delle botteghe più antiche del mondo. Siamo secondi solo a Mosca, Tallinn e Budapest.

Noi facciamo cappelli per proteggere il capo degli uomini e impreziosire quello delle donne, e zoccole, per proteggere il cuore degli uomini e spezzare quello delle donne.

Perchè un uomo, quando indossa un Borsalino, si sente sicuro.

Così come si sente sicuro quando indossa una zoccola.

Sicuro di poterla facilmente calzare, sicuro di non potercisi mai affezionare.

Ed ecco la differenza fra un maschio alpha e un quaquaraquà. Il maschio alpha balla il tip tap per ore con i suoi mocassini. Il quaquaraquà si lamenta per i calli.

E va per funghi con le sue zoccole.