martedì 14 maggio 2013

Nuda. E cruda.





: "Ciao Giada, volevo chiederti... hai per caso un blog?"
Si, ce l'ho.
E non avrei potuto crearlo più a mia immagine e somiglianza:
- non ha figure, come quei libri che i bambini con le orecchie d'asino odiano perchè devono leggerli e non guardarli.
- è minimale e verdognolo, senza tante velleità estetiche.
- è intricato, inestricato, aggrovigliato: non è da scompisciarsi dalle risate alla prima lettura ma, se ti abitui al tipo di umorismo, poi ti piace.
- non segue una linea logica o definita: non è fashion, nè musicale, nè politico, nè cinematografico. E' totalmente a sè stante, astratto e campato in aria.
- non è per il popolone, nè per il popolino: ha pochi seguaci ma fedelissimi (ed è per loro che sto mettendo insieme queste quattro parole cagate, nonostante le perturbazioni della stagione).
E' uguale alla sua autrice, questo blog.
E, proprio come la sua autrice, conosce dei momenti di nebbia creativa dovuti agli sporadici conflitti fra mente e cuore, in cui il cuore scappa vagabondando qua e là e la mente va alla sua ricerca per saccagnarlo di botte.
Eh si, perchè noi femminucce, quando siamo "cotte", perdiamo le nostre proprietà organolettiche.
Proprio come le pere e le carote che, cuocendo, cedono la maggior parte dei loro valori nutritivi.
Ora la mia mente l'ha trovato, quel disgraziato, e l'ha riportato sulla retta via.
Sono di nuovo qua e, come piace a qualcuno, sono cruda. Crudissima.