mercoledì 30 settembre 2015

Iscriversi al Ku Klux Klan essendo senegalese

: rivolta popolare per il ragazzo che è stato buttato fuori dall'aula perché dichiaratamente gay.
Ora, poiché la mia battaglia per cercare di abituare le menti a ragionare correttamente non si placa, vi dico cosa bisogna fare prima di urlare il vostro sdegno.
E con "urlare il vostro sdegno" intendo "pubblicare link di siti che campano con le vostre condivisioni".
Bisogna valutare la situazione.
Dove andava a scuola il ragazzo?
In un istituto pubblico?
No.
Frequentava l'Ente Cattolico di Formazione Professionale.
A questo punto lo sdegno dovrebbe automaticamente dissolversi.
Perché?
Perché la Chiesa Cattolica, pur avendo al suo interno preti pedofili, spesso omo o bisessuali, non ammette l'omosessualità. Come, del resto, non ammette la ricerca scientifica.
Si può (e si dovrebbe) non essere d'accordo con questa politica di assurdità e falsità abissali e si può (e si dovrebbe) decidere di ignorare tutto ciò che riguarda il Vaticano.
Si può fare, contrariante a quanto si pensi.
A maggior ragione se si è omosessuali.
Se però tu, ragazzo gay, scegli di andare in una scuola cattolica di cui, se sei normodotato, avrai imparato a conoscere la limitatezza (non solo riguardo la sessualità ma anche la medicina, ecc), allora non sei più vittima ma carnefice di te stesso.
Si potrebbe obiettare che, essendo minorenne, sia stato obbligato a scegliere l'Ente Cattolico dai genitori.
Ma, a questo punto, quegli stessi genitori che hanno costretto il figlio a fare qualcosa che non voleva fare, hanno il coraggio e l'ipocrisia di passare per vittime.
Se l'avessero iscritto a qualsiasi altro istituto professionale questo non sarebbe successo.
E invece no.
Invece bisogna per forza scegliere di far parte di un meccanismo malato per poi lamentarsi di quella malattia.
Per fare notizia, scalpore.
La capite l'assurdità?

lunedì 28 settembre 2015

La mia ordinaria follia

: se il mio disturbo antisociale di personalità fosse più forte della mia razionalità, oggi sarebbe il giorno ideale per commettere una strage.
Una notte insonne.
La velocità di crociera di chi si sveglia presto perché non ha nulla da fare, se non sprecare un altro giorno.
Il viale straripante di immondizia lasciata da concittadini maiali che non reggono il weekend.
Le persone lente, con le loro camminate ciondolanti.
I pubescenti, riversi su quei cellulari da controllare ossessivamente.
Le altre culture, che si impongono rumorosamente.
Alle sette del mattino.
Il tabellone che segna un ritardo di trenta minuti.
Alle sette del mattino.
Un binario pullulante.
Alle sette del mattino.
Un vagone pieno di voci che raccontano cose inutili, fastidiose.
E parlano, parlano, parlano.
Alle sette del mattino.
Troppa anidride carbonica, per essere le sette del mattino.
La mia è una semplice allergia.
È come se un allergico alle api limonasse un alveare.
Tutti i giorni.
Ringraziate l'emisfero sinistro del mio cervello perché, se fosse per il destro, avrei già fatto fantasiosamente saltare questo treno di merda.

giovedì 24 settembre 2015

Test di medicina 2015: era ora!





: al test di ammissione a medicina, quest'anno, si sono presentate 53.268 persone e solo 25.579 l'hanno passato, meno della metà.
Rivolta popolare.
I dotti, che sputano i loro "studenti impreparati, non hanno studiato abbastanza".
Gli studenti, che hanno giudicato il test "impossibile" e "assurdo".
I complottisti, che dicono che l'anno scorso il test era troppo facile e ha permesso a troppe persone di entrare in facoltà, quindi quest'anno hanno dovuto fare un taglione, fuck the system.
E quelli che "il test era troppo difficile. Chi l'ha passato, o lo tentava per la quinta volta, o era un raccomandato, o ha avuto culo".
Ma perché?
Perché, semplicemente, non si può ammettere di non essere stati all'altezza?
Io ho provato a farlo, il test. Non l'avrei passato. Avrei usato tutti i minuti per le domande di logica e, comunque, le altre di chimica, biologia, ecc, non le avrei sapute. Di cultura generale ce n'erano due, quindi quest'anno non si può dire che abbiano chiesto a un futuro medico ciò che non è tenuto a sapere.
Non l'avrei passato né a 18 anni, né a 29.
Ma io non volevo e non voglio fare il medico, mestiere per il quale, a mio personale e inutile parere, è necessaria una vocazione.
Se tu ce l'hai, il test lo passi, perché quel test è la missione della tua vita.
Se tu non lo passi, evidentemente, devi andare a fare altro.
Ma, soprattutto, se non lo passi, non devi rompere i coglioni a chi ce l'ha fatta.
"Impossibile", secondo Aristotele, è qualcosa che "non è e non può essere".
Il test è stato passato da qualcuno, quindi l'impossibilità decade.
Non possono aver avuto culo, o essere stati raccomandati, 25.579 individui.
Qualcuno sì, è ovvio e, per quanto grave, quasi naturale.
Qualcuno può aver avuto culo.
Ma qualcuno, porca Eva, è stato bravo.
Punto.
Gli altri l'hanno tentato e, grazie alla selezione, non faranno poltiglia degli organi di nessuno e sarà limitata l'incompetenza medica già dilagante.
Bene, finalmente.
Finalmente il "tentativo" non è più un valido atteggiamento con cui presentarsi a un esame.
Nel rispetto di chi ha un cervello e una passione che, al contrario delle molte braccia rubate all'agricoltura, meritano di essere premiati.
Che cazzo.

martedì 22 settembre 2015

Nel '42!






: ci sono quelli che "ma c'è ancora gente che guarda Miss Italia?"
Ci sono quelli che "Oddio, che gaffe! Come si può dire una bestialità del genere? La guerra è una cosa seria!"
Ci sono quelli che "Beh, lei è bellissima!"
Ci sono quelli che "Maronn 'e cess!"
Ci sono io, che ho un'opinione indelicata dei concorsi di bellezza in generale e delle ragazze che non ci provano nemmeno a far funzionare la trasmissione sinaptica e vincono le loro fasce mantenendo un serafico sguardo bovino.
(Ma è un'opinione, non la regola aurea, forse dovuta al fatto che io non rientrassi in quel gruppo di bambine che "voglio fale la modeeella!")
Ma ci sono anche quelli che pensano che la gaffe sia "il '42".
E sono loro, ragazzi, più che le miss (che non aspirano certo a ipotizzare una nuova teoria cosmologica) da trucidare.
Perché chi prende per il culo lo stolto, essendo esso stesso stolto, è ancora più fastidioso dello stesso stolto.

Follow the white rabbit!




: io studio filosofia. (Ma no?)
In particolare, studio quel ramoscello di filosofia che si chiama "analitica".
Il che, in modo spiccio, significa vivere di ragione, linguaggio e logica.
Ieri, alle giostre di Casale, c'era la classica bancarella che vende animali in gabbia e ci siamo innamorati di un coniglietto che avrei voluto prendere.
Poi, dopo un'attenta analisi, il mio parere tecnico è stato che non avrei mai alimentato questo tipo di mercato, nella speranza che, un giorno, nessuno venderà più animali da tenere in gabbia.
E, soprattutto, dopo un'ulteriore analisi, ho convenuto che non avrei mai strappato un coniglietto dai suoi fratellini.
Ché chissà come soffrirebbe.
Oppure potrei prenderne due.
Ma quale fratello dovrei scegliere? Metti che poi scelga quello con cui va meno d'accordo.
Allora, cosa faccio, li prendo tutti e dieci?
Forse potrei.
Ma non sono un po' tanti dieci conigli?
Sì, sono tanti.
No, non li posso prendere tutti.
Allora ne prendo uno?
E se poi soffre?
Ma voglio davvero alimentare questo mercato?

Ecco la dimostrazione di quello che si chiama "loop".
E di quella che si chiama "fermezza", "ragione", "nervi saldi".

venerdì 11 settembre 2015

Ogni 11/09





: se esiste la metensomatosi, come sosteneva uno dei miei padri spirituali quando era giovane, io chiedo ufficialmente al coordinatore dell'Universo di farmi reincarnare in uno di quelli che oggi hanno pubblicato un video dell'undici settembre scrivendo:
"E continuano ad arrivare in Italia a nostre spese!"
Voi siete dei geni e io, invece che Aristotele, Cartesio e Leibniz, prendo voi come miei modelli.
Vi adoro.

giovedì 10 settembre 2015

JeSuisIlMaiale






: quando ero adolescente si manifestava per la pace, usandola come scusa per saltare la scuola.
Poi si manifestava per la Gelmini, usandola come scusa per saltare la scuola.
E così via con altre manifestazioni, usate come scuse per saltare la scuola.
Inutile dire che io abbia sempre detestato le manifestazioni (ma non saltare la scuola).
E detesto ancor di più chi dice che siano un diritto per difendere il proprio pensiero.
Ah, così avete un pensiero?
Buono a sapersi.
Com'è che questo pensiero si attiva solo in determinati momenti?
Quando vi fanno vedere la foto di un bimbo morto in spiaggia, allora tutti a protestare stendendovi in spiaggia.
Quando fanno saltare la redazione di un giornale, allora tutti a scrivere quattro cazzate sulla libertà di opinione con l'hashtag del momento.
Quando c'è la sagra del salamino d'asino, allora tutti lì con i cartelloni strappalacrime.
Indignazione a comando, solo quando gli altri la possano vedere, immortalare, ricondividere sulle loro bacheche.
Tutti a cavalcare l'onda mediatica.
Tutti a far valere il proprio pensiero solo quando lo fanno gli altri, ché non sia mai essere troppo out.
Dovreste stendervi ovunque, dovreste usare miliardi di #jeSuis e, soprattutto, dove eravate quando c'era la sagra della porchetta? Perché non avete manifestato? Cos'ha il maiale in meno dell'asino?
L'impatto.
Perché il maiale lo ammazzano ovunque, lo vendono ovunque, non arriva abbastanza al cuore e nessuno ci scriverebbe un articolo, sul maiale.
Sull'asino, beh, sì.
Io, per esempio, sugli asini ci scrivo i post.

giovedì 3 settembre 2015

Ai virgulti che non cresceranno





: la sensibilizzazione deve essere intelligente, altrimenti è strumentalizzazione.
Un'immagine forte colpisce un'anima (una mente o una coscienza) già sensibile.
Altrimenti è solo una stimolazione che arriva banalmente all'occhio, causando una sensazione destinata a dissolversi fra i nervi: un'emozione che dura un secondo, uno spasmo, un raptus.
Con tutto quello che leggo, tutte le velate minacce e le coltellate alle spalle, io non credo che ci sia un terreno fertile perché l'uomo compia un'inversione a U-mano.
Ci si ammazza virtualmente per un rigore, per un'idea, per un cibo, per denaro.
Ci si ammazza, non virtualmente, per un rigore, per un'idea, per un cibo, per denaro.
Ci si ammazza, comunque.
Non credo si abbia il diritto di usare a piacimento la foto di qualcuno morto, per sensibilizzare qualcun altro morto dentro.
Al primo l'anima è stata rubata, mentre l'altro se l'è venduta.
Non è così che ci si rialza, stiamo sbagliando.
Tutti.


mercoledì 2 settembre 2015

Docta Ignorantia





: un ivoriano ospite di un centro di accoglienza uccide una coppia di anziani e la figlia orfana va a urlare in TV.
Ora, se scrivi per un giornale di destra ti concentrerai sull'ivoriano che "ecco cosa viene a fare in Italia, prima sta in hotel con i nostri soldi e poi ammazza la gente!".
Se scrivi per un giornale di sinistra ti concentrerai sulla figlia che, invece di disperarsi per i genitori morti, va a indignarsi dalla D'Urso.
L'opinione cambia a seconda del datore di lavoro.
E le serafiche mandrie continuano pascolare.
E ruminare.
E pascolare.