lunedì 5 dicembre 2016

I Dieci Passi










: quando vedo un post lunghetto, mi prende subito la strana frenesia di buttarmici dentro perché se uno scrive più di quattro righe è sicuramente un intellettuale saccente di merda con la mamma che sta in vetrina, sta in vetrina ad Amsterdam.
Però, essendo bipolare e perciò da una parte ACAB e dall'altra Nei Secoli Fedele, cerco di darmi delle regole per svolazzare nel mondo dell'internet più come un'ape che come una cimice e, quindi:
1. Leggo il post.
2. Non l'ho capito.
3. Lo rileggo più attentamente.
4. Non l'ho capito di nuovo.
5. Se mi interessa capirlo, chiedo (tramite un commento educato, non grugnendo come una scrofa gravida) dei chiarimenti all'autore del post.
6. Leggo i chiarimenti.
7. Se mi ritrovo nella stessa situazione del punto 2, ripeto le operazioni.
8. Se continuo a non capire, poiché non posso procedere all'infinito avendo solo venti giga, abbandono la conversazione salutando educatamente chi mi ha dedicato la sua attenzione.
9. Siccome fino al punto 8 ho solo curato il sintomo, ora devo cominciare a curare la mia malattia.
Perché, se continuo a leggere senza capire, molto probabilmente ho dei deficit di cui devo preoccuparmi.
Che opzioni ho a disposizione?
- vendere i miei cromosomi in eccesso al mercato hippy di Ibiza.
- tappare il cratere che ho nel cranio riempiendolo di vomito misto a feci, conscia di migliorare comunque la mia situazione attuale.
- oppure, seriamente: quando leggo un post, potrei concentrarmi su quello che c'è scritto e NON sul fatto che chi l'ha pubblicato mi stia sul cazzo, o su una parola estrapolandola dal contesto (se, per esempio, la prima parola di uno status è "barbabietola" e io odio le barbabietole, non devo far sì che le mie emozioni negative prevalgano sulle mie capacità cerebrali!).
- Quello che NON sono legittimata a fare è insultare: se IO non capisco, per deficit reale o virtuale, il problema è il MIO, non dell'autore del post (a meno che, naturalmente, l'autore del post non sia più scemo di me). L'insulto è infatti lecito quando ci sono intelletti che combattono ad armi pari, altrimenti o e schiavismo (di cui mi macchio spesso, cattiva, cattiva G!) o è rivolta dello schiavo (che fa sempre molta tenerezza).
10. Emigro senza ritorno a fanculo, ché sicuramente la mia incompetenza è incurabile.

Ovviamente, tutto questo vale anche per le conversazioni a voce, devo solo sostituire il verbo "leggere" con il verbo "ascoltare".

Avete capito?
Tornate al punto 3.
Ancora niente?
Filate al punto 10 senza passare dal via, bestie.