mercoledì 8 maggio 2019

Surrealtà





: “Scusate, avete mica visto se c’è il bagno?”
- Devi girarli tutti. Se uno è chiuso devi andare in quello dopo e girare tutto il treno.
“Bene. E devo anche pagare il biglietto??!!1!1!?”
- No, no, è libero però ormai funziona tutto così. Altrimenti pisci per terra. Però non farlo perché ti prendi la multa!

E altre ghiotte, surreali, empatiche e per niente deficitarie, conversazioni sponsorizzate da Trenitalia.

Fanno anche cose buone






: elogiano la dittatura.
Ed elogiano la dittatura facendo leva sulla libertà di espressione.
Come dire: “Amo Hitler e posso dichiararlo perché siamo in un paese libero!”.
Qua c’è del potenziale per un vortice di adoroh.

Poi, quando avete finito con questa attualissima battaglietta fra fascisti e antifascisti, vorrei concentrarmi sul giornalismo d’inchiesta che ha scoperto che ai giardini della stazione di Alessandria si spaccia la gggioca. Quello sì che mi sconvolge.

mercoledì 1 maggio 2019

La festa della battuta sul primo maggio







: oggi ho del concetto da produrre, per fortuna.
Perché, altrimenti, non avrei saputo che fare.
A comprare qualcosa no perché che cazzo vai per negozi con questa bella giornata ma che tristezza ma che pochezza ma non ci pensi ai poveri commessi che devono lavorare nella festa dei lavoratori?
A vedere una mostra no perché che cazzo vai a chiuderti fra quattro mura ma che claustrofobia ma che pseudo-intellettualità ma non ci pensi ai poveri bigliettai che devono lavorare nella festa dei lavoratori?
A mangiare qualcosa no perché che cazzo ma che iper-nutrita di merda ma muoviti un po’ ma non ci pensi ai ristoratori che devono lavorare nella festa dei lavoratori?
Al mare col treno per inquinare di meno no perché che cazzo tutti al mare ma che fantasia ma che originalità ma non ci pensi ai poveri capitreno che devono lavorare nella festa dei lavoratori?
A fare una passeggiata no perché che cazzo metti che ti punga una vespa e che ti venga uno shock anafilattico e debba correre all’ospedale ma non ci pensi ai poveri medici che devono lavorare nella festa dei lavoratori?
Ma menomale che la filosofia non è il mio lavoro e non è nemmeno un lavoro, va, così oggi posso non festeggiare un cazzo in pace e non mancare di rispetto ai vari “ma non ci pensi?”.
Comunque no, non ci avrei pensato comunque perché sono cattivah ed egoistah e cinicah.

Ah, raga:
la stessa battuta di spirito, alla milionesima condivisione, lo spirito lo fa evaporare: anche basta.