sabato 29 febbraio 2020

Partite rinviate






: raga.
Ho appena appreso una notizia sconcertante.
Ho le palpitazioni, mi gira la testa, non riesco a stare in piedi.
Non so se rendere edotti anche voi perché, con questa questione virale che ci stiamo piano piano lasciando alle spalle, non vorrei caricarvi ulteriormente.
Non so se siate pronti.
Io sicuramente non lo ero.
Ma mi sono imbattuta in questo scoop sensazionale e, porca miseria, che rivoluzione copernicana!
Vabbè, ve lo dico:
il calcio non è solo uno sport ma è prima di tutto una questione di soldi.
Lo so, lo so: è veramente incredibile.
Dove andremo a finire adesso?

giovedì 27 febbraio 2020

Apri frontiera, chiudi frontiera





: io forse eccedo in autocritica, lo so.
Io mi autocazzio, autoflagello, automassacro.
Non dico che debbano farlo tutti (anche se sarebbe cosa buona e giusta!) ma almeno un minimo, dico un minimo minimissimo, di autoanalisi non guasterebbe.
Tipo, ci si potrebbe chiedere: quello che pubblico fa di me un coglione, per di più incoerente?
Vedo in molti profili:
- Post con indignazione perché non ci vogliono all’estero in quanto malati come piccioni.
E poco sotto:
- Post con indignazione perché sono appena sbarcati cento migranti e noi non vogliamo quegli ammassi di ebola.
Apri frontiera.
Chiudi frontiera.
Nel tempo di una mossa di pollice.

Quasi quasi che mi suicido con una stecca di nocciolato.

giovedì 6 febbraio 2020

A Sanremo la bellezza capita






: ma è così difficile dire “Raga, ero una tipa normale. Poi mi sono fatta il culo (e le tette, e il naso, e i vari ecc.) e sono diventata una gnocca!”?
È davvero così difficile?
Lo è e non capisco perché.
Meglio dire che la bellezza non è un merito e cadere nell’incoerenza: quel tipo di bellezza È un merito.
È sacrificio, è soldi spesi, è impegno, è dedizione.
Tutte cose meritevoli eccome.
Se ci nasci, bella, non hai meriti.
Ma se nasci cozza e diventi sirena, cazzo, se li hai.
Se da cozza (o anche ragazza “normale”) ti trasformi in sex symbol, per me li hai.
Perché sminuirli dicendo “La bellezza capita!”, quando ci hai lavorato duramente?
E con un discreto risultato, direi.
Tanto discreto che, se hai la possibilità di stare in piedi su un palco ascoltata da milioni di persone, non parli di sessismo o bullismo o di come riesci a gestire quelle migliaia di commenti beceri che ti ritrovi quotidianamente sotto alle foto, no, parli di quella cosa che, oh!, ti è semplicemente accaduta.
Non sei su quel palco perché sei “capace”, brava in generale.
Soprattutto non sei brava a recitare monologhi.
Sei lì perché sei stata brava nel tuo, ovvero a costruirti un’estetica molto piacevole. Sei stata bravissima, in quello.
Perciò la morale sull’accettare il tempo che passa, anche no.
Non se la fa una piena di filler.
Nel 2020 ci tocca ancora ascoltare dei pipponi sul fatto che la bellezza aiuti ma non sia la cosa fondamentale.
E non possiamo nemmeno rispondere “Grazie al cazzo!” perché se no le varie fidanzate-di iniziano a fremere.
Siamo in un’epoca intellettualmente davvero noiosa.
Capita anche questo, in effetti.