giovedì 8 gennaio 2015

Da dove vieni? D'Allah.






: allora, posto che un buon 90% di quelli che stanno usando l'hashtag JeSuisCharlie pensi che ad essere stato ucciso sia il migliore amico di Snoopy.
(Il giornale prende il nome davvero dai Peanuts, ma le sue vignette sono (erano?) di indole decisamente sinistro-suicida).
Siamo d'accordo, è un fatto gravissimo: fino a ieri, i fan più sfegatati di Allah non si erano ancora accaniti sulla libertà di stampa in Occidente.
È un fatto gravissimo: non vorrei che fosse solo il primogenito di un'estesa stirpe di storpi.
Ed è un fatto gravissimo soprattutto perché ha generato un'ondata di ignoranza che nemmeno la D'Urso sui Cult della cronaca nera italiana.
Ieri, per esempio, ho visto Matrix.
Non lo faccio mai, perché è una fetta di informazione da messa della domenica paesana, in cui chi non si lava per tutta la settimana indossa il vestito buono.
Ma ieri si discuteva dell'attentato e mi sono lasciata (at)tentare.
Partecipanti: Salvini, Toscani, Sallusti (che Toscani continuava a chiamare SallustRi, esplicitando di non aver mai preso in mano un giornale), Magdi Allam e un altro che non mi ricordo, comunque militante musulmano del PD (che non è Allah ma è un partito).
Tesi principale di Salvini e Sallusti: "Islam male male, mandiamoli a casa, la nostra civiltà è superiore".
Tesi principale di Allam e dell'altro: "Non facciamo di tutta l'erba un fascio, quelli sono integralisti, non penalizziamo tutti i musulmani che sono piezz'e core".
Lasciamo perdere Toscani, che va in giro per il mondo a definirsi "artista" e ci fa fare le solite figuremmerda.
Ci si interrogava sul "cosa possiamo fare", come se un programmaccio di canale 5 potesse trovare una soluzione alla terza piaga del mondo.
Si batteva parecchio sul fatto che l'altra parte dell'Islam, la parte "moderata", non facesse nulla per reprimere questi gruppi di follia. Si diceva: "Gli altri Musulmani se ne stanno a guardare e non si ribellano, dobbiamo schedarli, controllarli."
Come se si volessero schedare gli italiani perché non si ribellano mentre il folle nucleo politico distrugge il paese, senza Kalashnikov e molotov, ma con le tasse e le prese per il culo.
Come se l'Isis nascesse dalla moschea di Piazza Santo Stefano.
Come se sapessimo davvero tutto, tutto sulla storia, sulla filosofia, sulla civiltà, su tutto ciò che ci ha portato dove siamo.
E ovunque, in tv, su internet, nell'hyperuranium, la questione si è banalmente ridotta ad una partita di pallamano fra razzisti e non razzisti, con quella ferocia virale propria dei nostri anni.
Qualcuno si indigna perché la "libertà di espressione" è stata intaccata e scende nelle piazze brandendo penne e matite.
Il vero problema non è la libertà di espressione, il vero problema è la libertà. Il vero problema è come siamo arrivati a non averla più. Il vero problema non è la religione, ma l'umanità.
Le nostre erano, e sono comunque, matite senza mina.

Poi, come per dare un calcio in culo a chi è sull'orlo del precipizio, MARIANO DI VAIO si mette nudo di tre quarti in palestra e ci dice la sua.
E piovono like.