mercoledì 5 gennaio 2022

Volevo solo vedere se fossi ancora capace

 


: dunque, c’è un detto che dovremmo aver assimilato ormai, ovvero “Se zia Peppa avesse le ruote sarebbe una carriola”.
Questo, in logica classica, è un “modus ponens”, abbreviazione di “modus ponendo ponens”.
È un tipo di ragionamento corretto, logicamente corretto, in cui la conclusione segue logicamente dalle premesse, perché “pone con l’aver posto”: se le premesse sono vere, allora lo sarà anche la conclusione.
Per i feticisti: se “p implica q” è vera ed è vera pure la premessa p, allora la conseguenza q è vera.
Il connettivo logico utilizzato è un “se allora”, che vale in un solo senso: se zia Peppa ruote, allora carriola. Solo questo è vero.
Ciò significa che il viceversa, qui, non regge.
Anzi, è proprio una fallacia, un ragionamento scorretto, che prende il nome di “affermazione del conseguente”.
Se è vero che se zia Peppa avesse le ruote sarebbe una carriola, non è altrettanto vero che se zia Peppa fosse una carriola obbligatoriamente avrebbe le ruote: potrebbe essere una carriola senza ruote.
Specularmente al modus ponens, esiste un altro tipo di ragionamento corretto: il “modus tollens”, abbreviazione di “modus tollendo tollens”, in cui “si toglie la verità di una proposizione togliendo quella di un’altra”.
Se zia Peppa avesse le ruote sarebbe una carriola. Ma zia Peppa non è una carriola. Perciò non ha le ruote.
Anche qui, però, il ragionamento, nonostante in italiano faccia storcere un po’ il naso, vale in un solo senso, non in entrambi: se è vero che zia Peppa, non essendo una carriola, non avrebbe le ruote, non è altrettanto vero che zia Peppa, non avendo le ruote, non sarebbe una carriola. Potrebbe, di nuovo, essere una carriola senza ruote. 
Perciò, il detto, come spesso accade, vuole dimostrare qualcosa che, ahimè, non dimostra: il non avere le ruote della zia Peppa dovrebbe essere una dimostrazione del suo non essere una carriola.
E Zia Peppa non è una carriola non solo logicamente, ma pure empiricamente: zia Peppa non è una carriola, ma non perché non ha le ruote. Non è una carriola e basta.
Il punto di vista empirico, poi, che è un punto di vista scientifico, si basa su un tipo di ragionamento che noi accettiamo, per vivere, ma sappiamo non garantirci certezza. È un metodo induttivo, che si basa sulla “maggior parte dei casi”, non sulla totalità eterna dei casi: il fatto che oggi abbiamo visto il sole sorgere non ci garantisce che lo vedremo anche domani. È sempre stato così. Fino a oggi. Domani chissà.
Il “chissà” campeggia in molte sfere della nostra vita, sono le Slidind Doors che ci fanno solo congetturare sul che cosa sarebbe stato se, senza fornirci certezza alcuna. 

Alla luce di tutto questo, quindi, “Se non avessi fatto il vaccino sarei in terapia intensiva”, è o non è una cazzata sia sul piano concettuale, poiché non possiamo assumere che la premessa da cui parte sia vera, sia su quello empirico perché checazzonesaitu?
Chiedo.