mercoledì 20 ottobre 2021

Come mai ci sono più Green Pass che abitanti in Italia? Chissà.

 



: il numero di Green Pass supera il numero della popolazione italiana perché non c’è solo una certificazione per ognuno ma, per esempio, ogni volta che viene fatto un tampone viene erogato un Green Pass nuovo valido 48 ore.
Io, tipo, ne ho 14.
Questo, però, è un ragionamento logico da, se non scuola elementare, almeno scuola media inferiore.
Se non sei riuscito a farlo passati i quaranta, ti prego, potresti evitare di pubblicare post di presa per il culo verso una certa categoria, visto che l’unico da prendere per il culo (o, se fosse per me, da spedire a Pretoria) dovresti essere tu?
Grazie, cuore.

mercoledì 13 ottobre 2021

È veramente giusto?



: in questa interessante guerra tra poveri (di intelletto), c’è un momento che mi fa particolarmente sorridere, cioè quando arriva il genio che, senza aver mai riflettuto su nulla nella sua vita che non fosse “meglio l’acqua gasata o naturale?”, si chiede se sia giusto o meno far pagare le cure a un malato di Covid non vaccinato.
Per cominciare, raga, non scomoderei un concetto così intricato e dignitoso come la giustizia: basta rimanere al bassissimo livello pratico della legalità.
In Italia la salute è un diritto e non un dovere, o, se vogliamo scendere ulteriormente e strisciare nella fogna riflessiva, è un servizio per cui paghiamo (o dovremmo pagare) le tasse (per noi e per gli altri).
Al nostro sistema sanitario (del quale ci vantiamo immotivatamente ogni giorno davanti al resto del mondo, che ci guarda come se avessimo il naso rosso e ci deride senza pietà) non importa che tu sia bello, brutto, furbo, scemo, pulito, sporco: tu verrai curato anche se non ti curi di te stesso.
Viene curato chi fuma otto pacchetti di sigarette al giorno, viene curato chi si beve anche l’acqua dei cessi pubblici, viene curato chi gioca con le siringhe infette, viene curato chi non si alimenta, viene curato chi si alimenta troppo, viene curato chi si spacca il cranio saltando da un cornicione per ricreare il selfie perfetto, ecc.
Perciò la domanda di partenza dovrebbe essere riformulata in un senso più generale rispetto a una specifica pandemia, contando soprattutto quel piccolissimo particolare per cui - ma qui alzeremmo di un millimetro il livello della discussione e, per carità, non sia mai! - il vaccino in questione non sia una cura ma, al massimo, una misura preventiva: se io salissi su un’auto con una cintura di sicurezza maffa che mi blocca lo sterno e decidessi di non metterla per evitare di soffocare e uno mi prendesse in pieno, sarebbe giusto lasciarmi fra le lamiere sfottendomi a colpi di “La prossima volta ti metti la cintura, cretina!”?
Non lo so se sarebbe giusto, ma sicuramente non sarebbe legale.
Io posso essere un’idiota che non sa valutare se effettivamente una cintura sia buona o meno, ma tu non mi puoi lasciare morire dentro a una macchina distrutta.
Si chiamano “diritti umani”, che non possono essere alienabili o inalienabili a seconda della tesi che si vuole sostenere.
Mi avete stracciato i coglioni per una vita dicendo che anche uno stupido ha diritto di vivere e adesso che mi sono abituata all’idea mi cambiate le regole del gioco?
Ma io vi meno, eh.