giovedì 11 aprile 2024

Fondamentalmente aborto

 : “Non penso sia molto corretto inserire l'aborto nella Carta dei Diritti Fondamentali perché in quel caso le femmine avrebbero un diritto in più e in quella carta si dovrebbero menzionare solo i diritti uguali per tutti gli esseri umani, MAMAGARIMISBAGLIO."

O magari sei un coglione, che dici?

A parte gli scherzi (e soprattutto a parte l'aborto retroattivo al quale obbligherei la madre del sopracitato genio) come si può essere contro al voler ritenere l'aborto un diritto fondamentale?Cioè, qual è l'argomentazione addotta?

Tipo, quando si parla di femminicidio come circostanza aggravante c'è sempre il pirla che salta su e dice "Ma c'è già l'omicidio, che senso ha dare un nome diverso alla stessa cosa?" e quella è una domanda comprensibile se ti cali nei panni della povera bestia che non conosce il percorso semantico che porta alla parola "aggravante". Capisci il perché del suo pueril quesito. Non lo accetti, vorresti menarlo, ma lo capisci.

Ma in questo caso, nell'introduzione dell'aborto nella benedetta carta, non ci sarebbe nulla di ridondante. Non c'è niente che rimandi a quel tipo di libertà, c'è solo il contrario: nel capo II, che riguarda il secondo diritto fondamentale chiamato appunto LIBERTÀ, all'articolo 9, si legge "Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.".

Perciò credo che non cadrebbe il culo a nessuno se si facesse un insignificante rework aggiungendo un semplice "non" e introducendo, magari proprio lì sotto, il nuovo diritto: c'è il diritto a sposarsi e farsi la cazzo di famiglia come c'è il diritto a non sposarsi e non farsi la cazzo di famiglia, quindi c'è il diritto ad abortire. Fine. Non mi pare che questo sposterebbe l'asse terrestre, no?

O magari la cosa che vi disturba è proprio alla radice, all'articolo 2,1 del capo I, riguardante il primo diritto inalienabile: la DIGNITÀ, che dice "Ogni individuo ha diritto alla vita".

E quindi voi, forti del vostro non aver mai riflettuto su nulla che non fosse l'effettiva durata dell'orgasmo suino o la panna nella carbonara, alzate il ditino e obiettate che se ogni individuo ha diritto alla vita, privare un feto della possibilità di crescere equivale a non rispettare quel diritto.

O, ancora, sulla stessa scia, potrebbe disturbarvi l'art. 24, 2, sempre relativo alla libertà, che recita: "In tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente".

Ma se possiamo essere d'accordo che un embrione sia vita, non possiamo, non dobbiamo e mai saremo d'accordo che un embrione sia individuo o bambino, per ragioni concettuali, logiche, biologiche, morali e legali che, francamente, se non avete ancora assimilato l'unica soluzione sarebbe aprirvi il cranio e infilarvele dentro (ma a quel punto violerei l'art. 3 del capo I e non sia mai!).

Oppure, tornando proprio alla vostra sterile obiezione iniziale, potrebbe disturbarvi l'articolo 23 del capo II, che dice "La parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio della parità non osta al mantenimento o all’adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato": introdurre un diritto che riguarda solo le portatrici di utero sarebbe una sorta di disparità. Il che fa già abbastanza ridere da essere ulteriormente indagato, no?

In conclusione (finalmente!), cosa vi disturba?

Cosa vi disturba, piccoli esseri disturbati?

Perché a me disturba che esista un diritto all'obiezione di coscienza (capo II, art 10, 2) ma non il corrispettivo.

Ma a voi, cosa disturba?

Cosa cazzo vi disturba?

A me un po' voi.

Un po' tanto, un po' troppo.

martedì 13 febbraio 2024

Lettera a G (per la recente adozione)

 : cara te (me),


ti vedo già partita di testa per questo topo.

È bene quindi che ti scriva un promemoria, che ignorerai come la maggior parte di buoni consigli che ti (mi) do.

  1. Devi ricordarti sempre, in ogni momento, che questo topolino non può avere sulle spalle la voragine nella tua anima lasciata da chi non c’è più e non puoi soffocarlo d’amore né responsabilizzarlo per le difficoltà che hai con le relazioni con gli umani. Avevi (avevamo) promesso, ricordi?
  2. Per quanto detto prima: questi animaletti hanno vita breve, brevissima, e non puoi permetterti (non possiamo permetterci) di affrontare la sua dipartita come abbiamo affrontato le precedenti. Perciò amalo ma non riversare cose su di lui: è un etto di essere vivente, potrebbe non meritarselo, che dici?
  3. Instaurare un rapporto di fiducia con un ratto richiede tempo e pazienza: non puoi pretendere che ti lecchi la faccia al secondo giorno. So che sei gemelli, cerchiamo di superarlo, ok?
  4. È una cosa bella, dolce e piena. Non strangoliamola con il dramma.


Per il resto, tutto bene.

Solo smarchiamo la questione sesso: l’hai adottato come maschio ma per ora delle palle nemmeno l’ombra. Da verificare.


Ciao, 

am racumand.