martedì 1 gennaio 2019

Punto in comune fra fine e inizio: la merda








: accadde ieri:

Emicrania: “Hey, G, com’è? Tutto ok?”
G: - No, eh. Mollami.
Emicrania: “Ma come? Volevo salutarti e augurarti uno splendido inizio!”
G: - Sì, ok, grazie, a te e famiglia. Ora vattene, ho mille cose da fa... Ahia, cazzo. Aahjdggfbedbdnf aghbdgendhbastardaemicraniainfame.
    ~.~.~ quattro ore dopo ~.~.~
Emicrania: “Psss, G?”
G: - Cazzo vuoi ancora?
Emicrania: “Ci vediamo l’anno prossimo!”

L’anno prossimo (cioè dopo la mezzanotte di capodanno):

Appendice (o checchessia, da definirsi con un’ecografia): “Hey, G!”
G: - E tu chi cazzo sei? Cosa vuoi?
Appendice: “Ti stai divertendo?”
G: - Beh, vedi tu!
Appendice: “Io mi annoio, vorrei fare qualcosa!”
G: - Non è un mio problema. E io vorrei ballare, se non ti dispiace...
Appendice: “Sìììì, balliamo!!! Ballo anch’io, balliamo insieme!!!”
G: No, noooo, aaajgydfghegsbcplrst.

Buon anno.
A me e alla mia famiglia di simpatici organi interni.

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