: quando nasci zitella ti prendi la libertà di osservare, come se fossi al cinema, le relazioni sentimentali di chi zitella non è. Ed è veramente incredibile quanto sia facile dare consigli (o giudizi) quando la tua unica preoccupazione sia quella di sgranocchiare popcorn.
È ciò che faccio io.
Ci sono volte in cui queste storie d'amore sono film così noiosi e dal finale così scontato che mi verrebbe voglia di puntare una sveglia nelle orecchie dei protagonisti per scuoterli un po'.
Ce ne sono altre talmente perfette e ben costruite che, anche se sai che è tutta una finzione, le osservi con piacere anche solo per sognare un po'.
Ce ne sono anche di intricate, incomprensibili, faticose da guardare.
Ci sono quelle stroncate dalla critica e premiate dal pubblico e ci sono quelle premiate dalla critica e stroncate dal pubblico.
Poi ci sono le mie preferite, le horror-story: quelle un po' splatter, piene di sangue dall'inizio alla fine, quelle in cui sai già che il ragazzo di colore è colui che verrà fatto fuori per primo, quelle in cui urli alla bionda: è dietro di te, scappa!, ma lei non ti ascolta e viene sgozzata senza pietà.
È tutto molto facile, quando ne sei fuori.
Ed è per questo, infatti, che ne sei fuori.
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