martedì 27 settembre 2016

Eunuchi urlatori

: sto percorrendo allegramente via San Giacomo della Vittoria quando, al mio passaggio, un uomo su un furgone nella viuzza perpendicolare (via Piacenza) attacca a sbraitare perché, evidentemente, ha troppa fretta per aspettare che passino tutte le macchine, essendo lui Batman e dovendo salvare la nostra città.
Io gli faccio segno, all'italiana, di darsi una calmata (con la manina aperta piatta che va su e giù).
Così lui, sgommando, mi segue e mi si affianca per urlarmi contro.
Io gli consiglio, sempre all'italiana (con la manina aperta di taglio che va su e giù), di "andare".
Lui continua a sbraitare, senza andarsene.
Così, siccome non mi piace parlare attraverso un vetro, scendo per un romantico tête-à-tête.
Lui se ne va, lasciandomi lì, sola, e mandandomi in bianco.
Che becera metafora della vita.
Più uno ha il pene piccolo, più urla.
E, conscio delle sue micro misure, quando arriva il momento clou, in preda all'ansia da prestazione, scappa.
Ma non avevamo detto che le misure non contavano?

(Sono conscia del fatto che "più uno ha il pene piccolo più urla" non sia una verità assoluta. Gne gne)

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