venerdì 10 febbraio 2017

A Michele







: chi ha una mente semplice, che produce pensieri semplici, avrà anche dei desideri semplici.
Desideri semplici, facilmente realizzabili.
Un lavoro ordinario, una fidanzata ordinaria, una casa ordinaria.
Questo è facile da raggiungere, se si è ordinari.
Ed è bellissimo, forse, essere ordinari.
Ma non tutti lo sono: alcuni sono stra-ordinari.
Che non significa per forza avere superpoteri ed essere pieni di figa, significa semplicemente "essere fuori dall'ordinario": la patatina Vertigo che ti capita in mezzo alle solite è, in quel senso, straordinaria.
Le persone in quel senso straordinarie sono quelle che non hanno menti semplici che non producono pensieri semplici e che non avranno desideri semplici.
Non avranno come unica preoccupazione l'abbinare la calza alla pochette, il ricevere più di cento like, il postare la foto in un posto figo per essere considerati, di rimando, fighi: avranno altri pensieri. Non migliori, solo "altri".
Michele, il ragazzo morto suicida, era una persona straordinaria.
Non perché si è suicidato, come quei cantanti del cazzo che considerate fenomeni, ma per quello che ha scritto, per come l'ha scritto.
E, se la nostra mente è ordinaria, non possiamo capirlo.
Non so se per colpa nostra, della genetica, di Dio, o di chissà cosa.
Ma, se siamo ordinari, Michele non possiamo capirlo.
Se abbiamo raggiunto tutto quello che volevamo dalla vita, grazie al papi che ha finanziato i nostri sogni ordinari prodotti dai nostri pensieri ordinari, o grazie alla nostra mente ordinaria che ha prodotto ordinarie aspettative, non possiamo capirlo.
E quando non capiamo una cosa, porca di quella puttana, stiamo zitti.
Ah no, un momento: tacere quando si dovrebbe, in effetti, è per menti straordinarie.
Quindi, niente, continuiamo a parlare, ché siam furbi.

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