giovedì 21 febbraio 2019

Pensaci, ché è morbido!






: tutti pensiamo, chi più, chi meno, chi “bene”, chi “male”.
Pensiamo per agire, pensiamo per vivere, pensiamo per giudicare malamente chi visualizza e non risponde.
Ma il Pensiero, inteso come riflessione pura o anche metariflessione (riflessione sulla riflessione) è in essere da circa duemilaseicento anni.
Sono circa duemilaseicento anni che riflettiamo, “noi” in quanto specie, su cose. E che sappiamo che stiamo pensando per pensare, che facciamo ben caso al nostro pensare.
Questo per dire che ci sono concetti che vengono analizzati da circa duemilaseicento anni.
Concetti come “natura”, “principio”, “amore”, “realtà”, “essere” e via dicendo. Quei concetti necessari per l’essere umano in quanto tale.
Quei concetti, perché costituiscano la base delle nostre opinioni, perciò dei nostri discorsi, vanno padroneggiati. Sarebbe anche auspicabile che si sapesse a che punto siamo arrivati nella riflessione su di essi: il Pensiero si evolve e noi dovremmo essere tenuti a conoscere gli stadi di questa evoluzione.
...Se vogliamo che ciò che diciamo sia credibile, almeno.
E non irritante.
Per dire che una cosa è contro-natura, bisogna sapere cosa possiamo intendere con “contro” e, soprattutto, con “natura”.
Altrimenti non sappiamo rendere conto di ciò che diciamo. Delle puttanate che diciamo.
La mente umana, nella sua complessità, è andata molto avanti. Ha toccato punti molto, moltissimo!, alti. Vertici, raga.
Ma la mente umana, in alcune sue parti, nelle sue manifestazioni particolari, è rimasta anche molto, moltissimo!, indietro.


Per dire: alcuni di voi dovrebbero, almeno, scusarsi per il ritardo.

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