mercoledì 19 marzo 2014

Girls from Alessandria Go strong!







: fare la spesa da Panorama e sentirsi al Rockefeller Center.

Il "Mai più senza tacchi!!!" del temibile duo Gozzi-Miccio è riferito a chi, sui tacchi, ci sa camminare. A meno che non vogliamo dare l'idea di aver messo la scarpa destra nel piede sinistro, e viceversa.
Inoltre, il porfido in C.so Roma non è stato eliminato per favorire le nostre sfilate con l'anca sbilenca.
Il "fard (che ora noi chiamiamo BLUSH perché Clio ci ha fottuto il cervello) in crema", prima dei video su Youtube, era evitato come la peste perché dava quell'orrido effetto olio su tela alle gote. Adesso, se entriamo da Kiko ed è finito, tiriamo giù tutti i santi dello Show Biz. Purtroppo, però, guardare una belina che fa finta di essere una beauty guru non fa di noi delle make-up artist, anzi: sembriamo dei pagliacci a fine show. O delle puttane a fine servizio.
I "leggings fantasia" (che il fashion system definisce in generale "print", stampa) fuori dalla palestra o dalla nostra cameretta, non sono per tutte. Conviene farsene una ragione. Niente fiori o pianeti sui nostri popò: c'è sempre un rigattiere senza scrupoli pronto a raccattarci come divani in disuso.
Stesso discorso per le magliette che scoprono la panza (crop top).
I "book" (fotografici) sono una strumento di lavoro per chi fa la modella di mestiere. Non per chi "lavora presso modella" o troieggia nei locali dicendo di essere, invece di una PiRla, una PR. Personalmente, non trovo differenze fra le nostre pose sexy e un catalogo della Rovagnati.
N.D.G Chi dice di lavorare presso "fotografo" ed è il "datore di lavoro di sè stesso", nella maggior parte dei casi, è solo un grande amante di tette-culi. Ma io, non essendo nel "settore", potrei non capirne un granché.
Due anni fa, Belen, castana, tornò dal mare con le doppie punte bruciate dal sole. Poi, probabilmente, fece immediatamente un servizio con i suoi nuovi capelli bicolor che finì su tutti i giornali. E fu subito moda. Ma lei, anche con una merda acconciata in testa, è comunque una gnocca. Noi no. Noi, al massimo, siamo dei rigatoni.
Se abbiamo più di 40 anni, forse, dovremmo vergognarci di essere "clubber".
Se abbiamo meno di 40 anni, forse, dovremmo smetterla di fare i Gandhi della situa.
Diventare vegetariane solo il giorno di Pasqua perché ci fanno pena gli agnellini non fa di noi delle brave persone.
Il cesso in bagno ce l'ha chiunque, non è il caso di postarlo su Instagram. E rimane un cesso anche con X-Pro e Lo-Fi.
Abbiamo tutti caldo in estate e freddo d'inverno, non è il caso di postarlo su Facebook.
Non tutte le azioni quotidiane necessitano di un "time". No, nemmeno la "doccia".
Possiamo fare shopping, mangiare, leggere, guardare un film, anche senza premere il tasto "condividi".
Lo so che la rete ci ha parecchio avvicinate a Kate Moss.
Bè, ho il terrore che siamo state pesantemente prese per il culo.

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