mercoledì 5 marzo 2014

Mi fondo in fusa.





: la mia personale rivolta contro il comune della mia città, al quale darei volentieri fuoco:

Panciallegra, pancia vuota.

Ai cittadini alessandrini viene richiesto di chiudere gli occhi su un sacco di cose.
E noi, obbedienti, lo facciamo:
Chiudiamo gli occhi sulle strade traforate.
Chiudiamo gli occhi sull'invasione orientale che ha saccheggiato buona parte delle nostre attività storiche.
Chiudiamo gli occhi sul fatto di dover odiare la neve perché, poi, nessuno la spazzerà via.
Chiudiamo gli occhi sull'idea distorta della parola "priorità". (È priorità chiudere il tratto di Piazza della Libertà per lasciare libero il comune ma NON è priorità passare a raccogliere la spazzatura).
Chiudiamo gli occhi sulla nostra infelicità causata da nebbia e bilanci o nebbia nei bilanci.
Chiudiamo questi occhi e continuiamo a fare quello che dobbiamo fare attendendo tempi migliori perché "chi vive sperando"... almeno vive.
Io pure chiudo gli occhi e vado in giro bendata, che fa anche tanto monella.
Ma due settimane fa mi è capitato di sgranchire le palpebre e leggere che il gattile/canile dell'associazione Panciallegra è stato chiuso a seguito di un'ispezione di due baldi giustizieri.
Ora, ognuno fa il proprio lavoro e io non sono qui a sentenziare su come questo zelo venga usato sempre per le questioni minori, per carità. Ma è stato proprio come rubare un lecca lecca a un bambino o fare a braccio di ferro con un vecchietto.
Io ci sono stata alla Panciallegra, se no non ne scriverei: non ho certo l'abilità politica di disquisire del tutto senza sapere niente.
Ci sono stata eccome. Ed è vero, le condizioni di sicurezza non erano quelle del JFK di New York.
Ma la nostra città, come ho elencato, non ha il diritto di essere categorica: non ne ha nè la possibilità materiale, nè spirituale. Ha, invece, il dovere di interpretare.
Maurizio, il presidente dell'associazione Panciallegra, ha dato la sua vita per i gatti.
Condivisibile, non condivisibile. Certo è che abbia sacrificato tutto se stesso per qualcosa che, altrimenti, sarebbe stato invisibile. E quando una persone svolge un'azione volontariamente, senza aiuti, quindi da "volontario", lo fa come può, tralasciando talvolta, qualche regola.
Non ha ammazzato nessuno, anzi, lo ha salvato.
I suoi gatti erano panciuti, sani, forse felici, in un modo evidente.
Toglierglieli, e non permettergli di vederli, è uno strazio da aguzzini.
O, meglio, da chi si compra un SUV per sopperire al suo piccolo... orgoglio.
Non tutti sanno speculare, non tutti hanno un ego che fa comune, o provincia (o tutti e due).
Se, per dimostrare quanto siamo autorevoli, ci lanciamo in questo continuo gioco-forza contro i più deboli senza tenere conto delle singole motivazioni che spingono a "infrangere", meritiamo davvero tutte le nostre disgrazie.
Meritiamo le nostre strade e le nostre tasche bucate.
Meritiamo di soccombere al nostro rigore che, però, arriva solo quando vuole lui, per ciò che vuole lui.
Pensiamoci un po', se ne siamo in grado.

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