mercoledì 4 aprile 2018

Occhiali da sòla





: ok, li chiamiamo “occhiali da sole”.
Perché non è che un idioma possa essere proprio perfetto, talvolta “senso”, “riferimento” e “significato” di qualcosa, sono strafatti di crack e si fondono in un orgiastico non-sense.
Oppure, nel momento esatto in cui inventi un oggetto, sei troppo impegnato a non farti fottere l’idea per dare un nome totalmente ficcante: ne basta uno qualsiasi, anche se colmo di pressapochismo.
Tipo “occhiali da sole”, appunto.
Ma ‘sti oggettini sono, come al solito, il risultato di un’evoluzione di un pensiero, non è che uno si è svegliato e ha detto “Eureka, occhiali da sole!”: c’era una certa esigenza ed era quella di ripararsi gli occhi da qualsiasi cosa desse fastidio.
Come la neve, per esempio: la neve era veramente un dito nell’occhio per i poveri Inuit preistorici, perché rifletteva i raggi del sole che poi si scagliavano dritti nei loro occhi.
Perciò si sono costruiti una maschera d’avorio che li bloccasse, che era nient’altro che una maschera “da neve”.
Nell’Impero Romano, invece, si dice che Nerone guardasse i gladiatori attraverso degli smeraldi (oppure, più probabilmente, in preda alla sua piromania, li usasse per proteggersi dalle fiamme!). Quindi i suoi occhiali avrebbero potuto chiamarsi “occhiali da voyeur” o “occhiali da fuoco”.
Nel dodicesimo secolo, poi, in Cina, venivano usati dei vetri di quarzo fumè per riparare gli occhi dalla luce o per nascondere le espressioni dei giudici durante gli interrogatori. Perciò, per dare un nome a quei vetri, potremmo chiamarli “occhiali da luce” o “occhiali da poker”.
Nel Settecento, invece, a Murano (nella mia amata Venezia), sono state prodotte le prime lenti per filtrare i raggi UVA, e quegli occhiali si chiamavano “occhiali da gondola”, “vetri da gondola” o “vetri di dama”.
Poi via via fino a queste schifezze moderne tanto inutili quanto instagrammabili.
Ora, se siete arrivati fino qui, vi chiederete: ma perché questo pesantissimo momento Wikipedia?
Per farvi capire che non siete simpatici quando è nuvolo e dite a qualcuno che ha gli occhiali da sole: “Oh, che sole!”.
Perché esistono anche gli “occhiali da occhiaie”, “occhiali da pianto”, “occhiali anti-rughe”, “occhiali anti-gente”, “occhiali da sonno”, oppure, i miei preferiti, “occhiali da sola” (ma anche e soprattutto sòla!) perché pussa via- non ti voglio parlare- mi infastidisci.

Riassunto: non dovete cagare il cazzo  alla gente con queste frivole minchiate. 
Cagate il cazzo per le falle nei processi cognitivi.
Come faccio io. Cagate il cazzo, ma responsabilmente.

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