giovedì 30 settembre 2021

Scadenze



: devo iscrivermi a una cosa che, per comodità, chiamerò “Stocazzo”.
Scadenza: 30 settembre, oggi.
La “scadenza” è uno di quei concetti che il popolo tende a non cogliere, un po’ come immettersi nelle rotonde.
Con la differenza che, in questo caso, potrebbe non essere colpa di una disabilità cognitiva, come accade invece se non sai se tenere la destra o la sinistra: le definizioni di “scadenza” che ho trovato sono per lo più raffazzonate.
Sembra che ci si debba appellare a convenzioni, più che a significati in sé.
Per esempio, secondo la prima definizione che dà Google, la scadenza è il “termine di tempo prescritto per l'adempimento di un'obbligazione; concr., l'impegno da rispettare o il pagamento da effettuare alla data fissata.”
La scadenza è un termine.
E grazie al cazzo.
Ma cosa intendiamo con termine?
Cosa intendiamo con il termine “termine”?
Quando termina il termine?
Termina, il termine?
Se una cosa scade il 30 settembre, quando scade?
Il 30 di settembre, certo, ma quando, effettivamente, scade?
Quando è il quando del quando?
Sto facendo la cretina, ovviamente, ma questo è il motivo per cui, in campo alimentare, si sceglie di dire “Da consumarsi preferibilmente entro” o “Da consumarsi entro”, e vi giuro che la maggior parte delle persone non ha ancora chiara la differenza.
Comunque, a me è molto chiara.
A me è molto chiaro cosa si intenda con “Scadenza: 30 settembre”.
1) perché mi piace analizzare e sono nata per farlo (se cerchi il doppio senso sei sessista, fascista e complottista).
2) perché vivo in questo mondo fatto di bollette e limiti spazio-temporali.
So che, per certezza convenzionale e del caso specifico noto, se la scadenza per iscrivermi a Stocazzo è al 30 settembre vuol dire che ho tempo ad adempiere fino al 30 settembre COMPRESO.
Ciò significa che io, per cliccare su quel merda di PAGA ADESSO, potrei aspettare fino alle 23.59 ed essere comunque in tempo (cosa che, ci tengo a specificarlo, non vale per i compleanni: gli auguri si fanno entro e non oltre mezzogiorno del giorno stesso, altrimenti puoi considerare interrotta la nostra amicizia).
Ciò significa inoltre che, e veniamo alla questione per cui ho scritto questo assurdo preambolo, io stamattina ero perfettamente in tempo per iscrivermi a Stocazzo.
Sono le ore 10.00 del 30 settembre, ultimo giorno di un mese per me infinito, triste, pesante ed emotivamente ponderoso.
E ultimo giorno per iscrivermi a Stocazzo, cosa che mi è passata di mente nei giorni scorsi per vedi sopra.
Provo ad accedere al sito.
È crashato (o ha crashato? Boh!).
Digito il numero di un ufficio, che per comodità chiamerò “Ufficio iscrizioni a Stocazzo”.
“Buongiorno, signora. So che la staranno chiamando tutti per lo stesso motivo, ma la chiamo anch’io. Devo iscrivermi ma il sito è crashato. Che posso fare?”
- Ah, ho visto. Eh, ha avuto due mesi di tempo, la prossima volta si sveglia prima. -
Respiro. “Non potendo tornare indietro nel tempo, le sto chiedendo cosa posso fare ora.”
- E io che ne so? -
Respiro. “Il suo è l’Ufficio iscrizioni, siccome l’iscrizione si fa tramite il sito e il sito non va, le avranno dato delle indicazioni in merito, no?”
- No. La scadenza è oggi. -
Respiro. “Signora, è oggi compreso. Significa che c’è tempo ancora oggi”.
- Non si fanno le cose all’ultimo. Non so cosa dirle. Io sono solo un’impiegata. PROVI a mandare una mail con la schermata che attesta il crash e qualche santo provvederà. -
A quel punto, io non ho più respirato. Non riporto cosa ho detto alla signora ma, già che ha tirato in ballo i santi, credo si possa intuire la piega che ha preso la nostra conversazione.
Risultato: tre minuti dopo mi sono magicamente iscritta a Stocazzo.
Perché io ho provato a costruirmi una seconda natura, come mi hanno imposto i miei padri spirituali, la mia formazione e le mie sudate carte.
Ma come funzionano la mortificazione della carne, la flagellazione, gli schiaffi mirati, nessuno mai.

Nessun commento:

Posta un commento