mercoledì 24 febbraio 2016

Bazinga!

: parliamo di una cosa che mi sta molto a cuore: il fenomeno "Sheldon Cooper".
Prima di The Big Bang Theory, le persone appena conosciute mi dicevano "Sei sociopatica!", adesso mi dicono "Sei uguale a Sheldon Cooper!".
(Non spiegherò chi sia Sheldon, perché per capire esattamente "chi" e "cosa" sia bisogna aver visto la serie: non è qualcosa che si possa cogliere da una descrizione di due righe. Consiglio vivamente di guardarla, comunque).
È vero, sono molto simile a Sheldon Cooper. Solo che lui è un mostro in fisica, io un mostro e basta: non ho un'intelligenza sovrumana, ma un'intolleranza sovrumana.
Io stessa lo guardo e dico "Sono io". Questo, però, non è un vanto. Non è una cosa di cui andare fieri. Non fa ridere.
Quando dico che non sopporto il 95% della popolazione e degli "stati di cose", non lo dico per fare la stramba e risultare interessante: lo dico perché è la verità, non perché "fa figo". Perché (vi svelo un segreto) non fa figo proprio per niente.
E un conto è avere questa natura, un conto è sforzarsi di essere così.
In rete in generale e su Facebook in particolare (o nel mondo in generale e nei miei corsi all'università in particolare) è pieno di gente che si sforza di essere "alla Sheldon". Ecco, siete fastidiosi.
Fare i "sociopatici" apposta, i "logici" apposta, quelli che "l'anima non esiste" apposta, è intollerabile. Mi rendete difficile il non desiderare la vostra estinzione.
Visto che poi, contrariamente a ciò che volete dimostrare, siete sempre lì a richiedere l'attenzione delle altre persone, l'approvazione delle altre persone, il contatto con le altre persone: parlate a voce alta in modo che tutti possano sentirvi, scrivete solo ciò che possa piacere al numero più alto possibile di individui, mettete ossessivamente foto, cercate continuamente lo sguardo degli altri.
Siete dei finti solitari, finti maledetti, finti menefreghisti.
Già essere Sheldon Cooper non è figo, ma esserlo per finta è proprio da coglioni.
L'essere qualcosa "per finta", cioè far credere di essere qualcos'altro o qualcun altro per crearsi un personaggio che funzioni, è proprio ciò che alimenta la mia tendenza (naturale) alla misantropia, meglio conosciuta come "hate for hate sake".
Non vedo l'ora che vada di moda l'auto-eliminarsi.

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