mercoledì 12 aprile 2017

Odio Trenitalia, parte 978.546.213







: siccome le mezze stagioni non esistono più ma a me giustamente devono comunque rompere i coglioni, ieri avevo trentanove di febbre e non riuscivo ad alzarmi dal letto, come sempre accade in autunno e primavera.
Siccome avrei dovuto partecipare a una lezione a Genova, avevo già preso il biglietto del treno che non ho ovviamente utilizzato.
Poiché adesso sul biglietto c'è la data, ieri sera alle otto mia mamma* è andata in stazione per il rimborso.
Non c'era nessuno.
Così è andata stamattina e l'impiegato, col ditino da maestrina, ha detto che il rimborso può essere effettuato fino alla 23.59 del giorno stesso.
Ok, ma in stazione non c'è nessuno di sera e sul biglietto non c'è scritto nulla di tutto ciò.
Spallucce.
Ok, quindi se uno sta male e non può muoversi da casa rimane fottuto.
Spallucce.
Viviamo veramente in un paese di merda, raga.
Un paese che, pur di spillarti i soldi, fa delle normative stupide, per le quali dovrebbe essere bombardato.
Oppure, fa delle normative stupide per tutelarsi dai cosiddetti furbetti: in questo caso, quelli che utilizzano più volte il biglietto del treno senza farsi beccare dal controllore.
Così adesso, con la data stampata in bella vista, sono "fottuti".
Certo, come no.
Ma se uno è abituato a vivere di queste piccole truffe, sai quanto gliene frega della tua data sul biglietto?
Ma ce la facciamo, in questo paese di merda, a fare una cosa intelligente?
Una, eh.
Che ne so, vuoi mettere la data sul biglietto del treno perché continuano a fotterti e a te non la si fa?
Bravissimo. Ma almeno ce la fai a scriverlo sul retro del biglietto? Una roba tipo "in caso di non utilizzo...".
Ce la fai a pensare che uno, magari, non utilizza il biglietto perché sta male e quindi non può recarsi in giornata in stazione?
Ma è così difficile, porca troia?
Sì, è difficile.
Anzi, forse è impossibile.
Perché chissà di che livello intellettuale è il team che si occupa di queste cose.
Me li immagino, intorno a un tavolo, 'sti quattro coglioni di Trenitalia che prendono le decisioni importanti.
Sguardo bovino, balle di fieno che rotolano.
Sarà la febbre, sarà l'emicrania, ma c'ho una voglia di spedirvi l'antrace in sede che, raga, scansatevi.

* sì, la mia mamma che mi fa i favori come se avessi cinque anni. Sì, ok.
Sì, ok, non solo quando ho la febbre. Problemi?

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