martedì 28 dicembre 2010

Felicissimo, santissimo e obesissimo Natale.




: e, anche quest’anno, abbiamo adempiuto a tutti gli oneri del caso.

Abbiamo risposto ad auguri diversamente sinceri, abbiamo consegnato regali diversamente utili, abbiamo compiuto atti diversamente altruistici.

Un po’ di falsità quasi salutare, se adottata una volta all’anno.

Ma,  in questo periodo denominato “le feste”, esiste una cosa sfacciatamente onesta: la repentina sottomissione dei miei fianchi e cosce al volere della caloria. E del carboidrato. E del grasso saturo.

Ieri sera, mentre ammiravo Johnny il Turista, le farfalle venivano spintonate da capretto e rabaton che ballavano il merengue senza la benché minima intenzione di smettere, nonostante fossero passati tre giorni dalla loro assunzione.

L’unica nota positiva di questo metabolismo sincero, e sinceramente in crisi natalizia, è che non credo sia una peculiarità del mio organismo. Penso infatti che ogni femmina sopra i ventanni  si stia attualmente tappando la bocca per poterla riaprire di gran carriera la sera del 31, corrente mese.

Perciò, in sostanza, a che serve festeggiare il compleanno di qualcun altro se si ottengono solo grasso e ipocrisia?



Non posso essere così materiale.



Ma va, io?



No, non io.





Oh, fanculo, potrò amare come meglio credo, così superficialmente ma davvero profondamente, un oggetto???



Felicissime, santissime, obesissime feste.

 


1 commento: