giovedì 15 ottobre 2015

Modello, addico e stampo

: secondo voi è normale che un'addetta stampa di un ente pubblico faccia da testimonial per un negozio di abbigliamento?
Non è la mia classica polemica sterile, anche perché questa settimana mi sono già presa della razzista invidiosa e non ho proprio voglia di difendermi anche dall'accusa di essere sessista (perché io mi spiegherò male, per carità, ma voi alle volte non capite proprio un cazzo!).
Quindi chiedo, seriamente, se scegliere di ricoprire un ruolo istituzionale (o simili) si concili con il fare la modella. Una modella, per altro, attempata, non una ventenne dalle turgide membra.
Me lo chiedo davvero, non per fare la spocchiosa, ma solo per capire come due ambiti così diversi possano coincidere.
Mi chiedo, poi, se per essere utilizzati da un marchio (o simili) quando non si è proprio avvenenti ma ci si considera solamente tali (e se ne è convinti, a giudicare da alcuni eventi, con una certa ostinazione), non si debba aver fatto qualcosa di ragguardevole.
In parole più alla buona, per essere scelti come testimonial di qualcosa, non si dovrebbe essere o belli o celebri (se non entrambi)?
Per esempio, Intimissimi non sceglie fisici teorici per promuovere le mutande e il CERN non fa distribuire dei flyer alla gnoccona di turno.
Con questo non voglio dire (è ovvio ma voglio essere precisa, non sia mai!) che non esista la fisica teorica gnocca, figuriamoci.
O che se non si possa essere intelligenti se si è gnocche.
Voglio solo chiedere come sia possibile essere scelti come "modello" se non si è modello di nulla.
Cioè, se voi vedeste una pubblicità con scritto "Margherita Treni per Zara", non vi verrebbe spontaneo domandarvi "E chi stracazzo è Margherita Treni??", magari in maniera più fine?
Perché a me verrebbe spontaneo, visto che Zara è una catena celebre mentre Margherita Treni, beh, chi stracazzo è?
Mi pongo queste domande perché, innanzitutto, il domandare è bello e poi perché voglio sinceramente capire se è la mia visione a essere errata o se, in questa città, siamo davvero proprio alla frutta.

P.S. Non sono invidiosa, non voglio fare la modella, non voglio fare l'addetta stampa: ho trent'anni e voglio fare ben altro.
Indi per quindi, non tediate il mio animo intollerante con obiezioncine da minorati.

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