lunedì 9 novembre 2015

aSportAzione






: "Sport" è quello che ti fanno fare alle medie al campo scuola.
"Sport" è il calcio, la pallavolo, il nuoto (ecc.) dei bimbi.
È quello che consacra i veri campioni, che vivranno per sempre con quell'attitudine lì: essere i migliori per davvero, lealmente.
Poi, se si è bravi sul serio (o se lo si è per qualcuno di importante), si iniziano a guadagnare i dindi.
Solo che, quando girano miliardi, non è più sport: è business.
È spettacolo, qualcosa di bello da vedere, ma non è sport.
Quando girano miliardi, la spontaneità della gara in cortile, per forza di cose, va perduta.
Questo vale per le moto, per il calcio, per le relazioni, per l'arte.
E mi chiedo come si possa essere così stupidi da non capirlo.
Mi chiedo come si possa seguire, impiegando tutta la propria sfera emozionale, qualcosa di così artefatto.
Ma non lo capite davvero? Siete davvero così idioti?
Cioè, ragazzi, ALCUNI vostri post sono vergognosi: avete una carogna mai vista per qualcosa di studiato a tavolino, qualcosa che viene architettato, "contrattato".
È come incazzarsi al cinema, quando qualcuno uccide qualcun altro.
Ai bambini devi spiegarglielo che quello non è sangue vero.
Gli adulti, teoricamente, dovrebbero avere più strumenti per arrivarci da soli.
Gli adulti, soprattutto, avrebbero molte cose per cui incazzarsi e sfogarsi, seppur virtualmente.
Tantissime cose che meriterebbero questa veemenza, questa passione.
E invece, spenta la televisione, si torna allo stato di atarassia, apatia.
Beata, beatissima, ignoranza italiana.



1 commento:

  1. Panem et circenses (meglio un calcio oggi che una testa decapitata domani): o forse il contrario?

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