martedì 5 gennaio 2016

I buoni propo-siti di buon 2016

: ho letto tutti i buoni propositi che ho trovato su Facebook.
Erano lì, spiattellati davanti ai miei occhi, come quegli appartamenti senza tende. Cosa fai, non guardi?
Io adoro i buoni propositi: sono come i palloncini, durano il tempo di un "che bello!" e poi volano via. Per questo ora mi limito a guardare quelli degli altri.
Belli, i vostri.
Certo, alcuni sono già stati fottuti nei primi di gennaio, come quella che "Quest'anno mi regalerò un po' di felicità" e poi, il giorno dopo, era già lì che postava Adele dedicandola allo stronzo di turno.
Però, in generale, quest'anno (almeno a livello grammaticale) i buoni propositi erano davvero buoni. Probabilmente il sito, la pagina, ecc, da cui scopiazzate ha inserito più frame.
Solo, mi chiedo perché accanto ai vari "Voglio bastare a me stessa", "Voglio dedicarmi più tempo", "Voglio essere libera", ecc, non abbiate messo qualcosa che possa aiutarvi davvero a realizzare quei desideri.
Cioè, partite male.
Si percepisce il mood pesante, stucchevole, trituracoglioni oppure si percepisce un chiaro tentativo di non dire le cose come vanno dette per regalarsi una parvenza di raffinatezza.
Cioè, dai, "voglio essere libera"? Perché, nel 2015 ti hanno incatenato nella torre di un castello e fatto rosicchiare la dura madre dai corvi?
Non puoi semplicemente dire che vuoi essere zoccola?
Oppure, "voglio bastare a me stessa". Cioè, ce lo devi comunicare? Vuoi che ti illustri le proporzioni del cazzo che me ne frega se tu hai passato il 2015 a piangerti addosso perché il ragazzino che ti piace ti tratta male?
Dovreste partire diversamente: più tigri e meno gatti neri attaccati ai maroni.
Ma, in effetti non sono affari miei.
Anzi, vi ringrazio, perché se non ci fossero stati i vostri buoni propositi, le uniche cose che avrei letto mi avrebbero portato al tilt cerebrale e alla sicura lobotomia e sai che palle?
Perciò, buon anno, mie piccole e melense muse.








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