venerdì 8 luglio 2016

Il "come"

: ieri mi chiedevo, con un barlume di fiducia nell'essere umano, come fosse possibile che qualcuno non condannasse senza alcun dubbio l'ultrà che ha ucciso il nigeriano a Fermo. Mi chiedevo come fossero possibili opinioni di grazia verso di lui.
Perché, ancora oggi, ce ne sono, eh.
Ci sono opinioni che fanno trasparire un "Sì, l'ha ucciso, ma...".
Voglio dire, ci sono casi (non moltissimi) in cui sembra che non ci debbano essere dubbi sullo scagliarsi, concettualmente, contro un assassino: quando qualcuno confessa di avere brutalmente ucciso un bambino, per esempio.
Il caso di Fermo mi sembrava altrettanto "facile": non puoi essere così bestia da chiamare "scimmia" la moglie di qualcuno e poi ammazzarlo. E non puoi uscire indenne dall'opinione pubblica. Easy, no?
Quindi perché leggevo opinioni titubanti?
Perché la gggente non era disgustata dall'ultrà ma tentennava?
Perché leggevo cose come "Sì, fatto terribile, ma l'immigrazione buuu!"?
(Al di là delle varie savianate, tommasate, gramellinate, per cui Emmanuel l'abbiamo ucciso tutti, che potrei anche apprezzare ma il momento ora non è retorico!)
Come si fa a pensare, in questo caso, "Sì, ok che lo ha ucciso a sprangate, ma..." ?
Come si fa a cercare un qualche movente diverso dal becero razzismo?
L'ho capito.
Per il modo in cui le fonti di informazione che abbiamo ci hanno presentato il fatto.
Ora, io ho la tendenza a pensare che, in questi casi, la migliore fonte di conoscenza siano i nostri occhi: se non vediamo, mozziamoci la lingua.
Ma, siccome qualche cenno di epistemologia mi è stato inculcato, so che possiamo farci andare bene anche la cara testimonianza, se non proviene proprio da interdetti.
Quindi, yeee, leggiamo i giornali.
Ecco, per il caso di Fermo, i giornalisti hanno lavorato proprio male.
In tutti gli articoli che ho letto, la ricostruzione del fatto faceva rabbrividire:
- ultrà chiama "scimmia" la moglie di un nigeriano.
- il nigeriano REAGISCE agli insulti/ DIFENDE la moglie.
- ultrà lo ammazza con una spranga.
Basta.
E da questo si scatena un putiferio mediatico.
Ma vi sembra che ci siano informazioni sufficienti?
Come cazzo li scrivono 'sti articoli?
Cosa vuol dire che "reagisce agli insulti" e "difende la moglie"?
In che modo, caspita?
Sarà ben importante, no?
Perché non salta subito all'occhio quanto manchi una parte fondamentale?
E se, all'insulto, il nigeriano fosse diventato, con ragione, una furia implacabile?
E se l'omicidio fosse stato una degenerazione?
Non si sa. È difficile, forse implausibile, ma non si sa.
Poi, certo, rimarrebbe comunque una vittima di una bestia, un razzista di merda il cui processo cognitivo si è arrestato alle elementari quando, sicuramente, gli altri bambini non lo facevano giocare a calcio e da adulto è diventato un ultrà per riscattarsi.
Ma il fatto non è per nulla chiaro.
Di nuovo.
Non abbiamo elementi sufficienti.
Solo che si parla di migranti e ultras con daspo, argomenti caldi, e l'importante non è informare ma fare i dindi.
Non caschiamoci, perché con le nostre condivisioni, siano esse strappalacrime, intelligenti o idiote, facciamo friggere il mondo.


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