giovedì 28 luglio 2016

La rivolta degli idioti

: siamo in guerriglia mondiale.
Non "guerra", perché la guerra ha una dignità semantica che mi sento di preservare.
Questa è guerriglia, un pasticciaccio.
È, probabilmente, un momento di quelli che servono all'umanità per riassestarsi (pensavate di poter andare avanti ancora per molto con i governi alla Renzi? Con le elezioni alla Trump? Con le guru di YouTube? Con i bomber? Dai, raga!).
È materia da "Come spiegare l'antropologia a tuo figlio": la civiltà, ogni tot, ha bisogno di una metaforica (o neanche tanto metaforica) saccagnata di botte. Succede da quando è comparso l'animale umano.
Sapevo che sarei stata tanto fortunata da trovarmi in mezzo a uno di quei momenti (nascere nell'anno di Chernobyl è sempre stato un grande indizio per tutto) ma, sinceramente, sono un po' delusa.
Speravo di assistere a una battaglia fra esseri umani ed esseri dotati di un'intelligenza superiore, quasi divina.
Esseri sadici, perfidi, alla "Saw".
Speravo di veder comparire dei monitor con dei pupazzi fighissimi che dicessero "Umani, vogliamo fare un gioco con voi!" e ci sottoponessero alle peggio torture mentali fino alla nostra esplosione cerebrale (tu chiamale se vuoi... perversioni!).
E invece niente.
Invece siamo in un clima di grossolano terrore, banale e stupido terrore.
Abbiamo paura che qualcuno ci sgozzi, ci spari o si faccia esplodere in punti a random del mondo. Abbiamo paura di morire completamente a caso.
Abbiamo paura di essere "pedine" di un gioco fra venali imbecilli, o imbecilli integralisti, o imbecilli in pieno delirio di onnipotenza.
Imbecilli, comunque.
Di chiunque sia la colpa, Isis, Usa, Sticazzi Uniti, l'intero popolo islamico, Candy Candy o che ne so, l'umanità media sta barcollando.
E in qualche modo mollerà, credo. 
Ma 'sto pippone per dire, alla fine, che mi dispiace un po' usare il 90% del mio tempo a studiare la mente umana (seriamente, eh, non come "La scienza dice..."!), a scervellarmi per capire me, Aristotele, Cartesio e gli altri, e poi accedo a internet e scopro che un uomo italiano, a piede libero, ha chiamato la polizia da una cabina telefonica alle 15,30 dicendo "C'è una bomba a Porta Nuova. Esploderà fra quattro ore. Trovatela!", manco avesse dodici anni e fossimo negli anni 90.
È questa la tristezza, la delusione: la guerriglia della pochezza, dell'insufficienza mentale. La rivolta degli idioti.
E la loro possibilità (logica? Fisica? Metafisica?) di vittoria.
Che culo.

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