Dove si cerca il punto G? Qui, si cerca il punto G. O il Punto-di-G. G di Giada. Punto di vista, o zona erogena che, se titillata a dovere, esplode in orgasmi razionali, anche se molto spesso fallaci. Dove si trova il punto G? Qui, si trova il punto G. Anche se, l'importante non è trovare il punto G, l'importante è continuare a cercare il punto G. (Il doppio senso vale solo in italiano, in inglese "punto G" si dice in un altro modo!)
mercoledì 23 agosto 2017
Quando ti svegli reGina
: che io spacchi i coglioni e, non contenta, ci passi sopra tre o quattro volte con un matterello per fare una bella lasagna di scroto, è cosa nota.
Io so' filosofa, io provo a conoscere me stessa: so di non sapere ma so anche di romperti i coglioni fino a quando non vedo il sangue schizzarti dal naso.
Il fatto è che, a mia discolpa!, io rompo i coglioni sempre per la stessa cosa: perché non ragionate.
E non sto dicendo che ragioniate male, chi sono io per dirlo?, sto dicendo che non ragionate. E questo posso dirlo perché si vede, si sente, si tocca.
Perché quando uno espone (anche male, eh, per carità, che schifo i verbi!) la propria idea, deve essere almeno padrone di quell'idea. Deve averci impegnato almeno un paio di inferenze, energie intellettive. Se non sa come giustificarla, significa che più che un'idea, o un bel concetto elaborato a modino, era una scoreggia, un fastidio momentaneo facilmente eliminabile con un colpo di culo.
I vostri commenti che incontro in giro per la rete sono scoregge che sono sì fisiologiche, niente paura è tutta natura!, ma hanno veramente poca rilevanza concettuale.
Basta scoraggiare nei luoghi pubblici, raga, è fastidioso: non c'è scritto da nessuna parte che io debba respirare le vostre particelle di merda.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento