domenica 1 ottobre 2017

Plana-ana-ana(l)




: c'è questa polemichetta alessandrina che, perdonate, suscita un po' di ilarità per chi ne è al di fuori: il liceo classico Plana deve o non deve essere intitolato a Eco?
Posto che, appunto, non essendo legata sentimentalmente né intellettualmente al Plana perché io provengo, meschina, da un banale liceo linguistico, e l'unica eco che dovrebbe riecheggiare nella mia mente è esticazzi-azzi-azzi, la mia la dico lo stesso: se c'è polemica c'è UhSignur.
Il Plana, a mio saluzzo* parere, deve rimanere Plana.
Ma non per altro, perché intitolare qualcosa a Eco significherebbe fargli un torto di quelli belli tosti. Significherebbe non aver compreso ciò che "alessandrinità" sta a indicare. Se poi, siccome non era simpaticissimo, vogliamo far sì che si rivolti infinitamente nella tomba per fargliela pagare eternamente allora, ok, procediamo.
Solo non facciamone un discorso politico: almeno una volta in cui la politica ha tenuto conto delle opinioni degli interessati non demonizziamola.
E per chi fa battute sul fatto che la gente  non sappia chi fosse Plana e si infuoca per nulla: non lo sapete nemmeno voi. Perché, che mi perdoni, non conoscere il suo operato non è così esecrabile. Come non è esecrabile non conoscere l'operato di Diodata Roero Saluzzo. Tutti sono importanti, certo, ma qualcuno lo è di più.
Non fate i brillanti intellettuali quando non lo siete: si vede, eh, come il botox.

* D. R. Saluzzo è il nome del mio liceo. A dirla tutta sarebbe "Saluzzo-Plana", è che poi i classicisti iniziano a grattarsi.

P.S. Non aver frequentato il classico è uno dei miei miliardi di rimpianti: a quest'ora leggerei la Metafisica in lingua originale.

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