giovedì 9 novembre 2017

La banalità del male




: io ho un animo acido, rompicoglioni, prolisso e antipatico.
Però, purtroppo, estremamente delicato.
E vedere la testata al "giornalista" di Nemo mi disturba profondamente, come mi disturbano quei video sui maltrattamenti ai bambini, anziani e animali.
Mi disturba sapere che esistano elementi del genere.
Elementi che vivono di violenza, animali che, senza andare tanto lontano, leggo quotidianamente sui gruppi online. E che sopprimerei senza stare tanto a parlare di diritti umani.
E, poi, elementi che per lo scoop, per l'audience, per il dio danaro mascherato da giornalismo di inchiesta, sono pronti a farsi ammazzare o a fare ammazzare il collega, continuando a tenere la telecamera in mano senza aiutarlo.
Come in quei circhi infernali in cui ci sono gli animali feroci, i domatori feroci e gli spettatori feroci.
La ferocia è ovunque, per un motivo o per l'altro.
Se voi non consideraste la filosofia come un punto in più per farsi assumere da Mc Donald's sapreste che tutto questo ha un nome: banalità del male.
Ma che cazzo parlo a fare?

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