venerdì 10 aprile 2020

Eau de Bruxelles




: chiunque può intraprendere lo studio di un certo fenomeno.
Chiunque abbia i mezzi e le competenze per farlo.
Non proprio la Pippa di Alessandria, o chi per essa.
E non proprio tu, che sei contatto di Facebook della Pippa di Alessandria.
Qual è il metodo, abbastanza carino e intellettuoso, che abbiamo da qualche annetto, per “studiare” qualcosa, nel senso pieno del termine, e avere pure la pretesa di ricavarne non una minchiata ma una roba utile?
Si formula un’ipotesi.
Si osserva il fenomeno.
Si raccolgono dati.
Si fanno esperimenti che confermino quell’ipotesi.
Se l’ipotesi è confermata si procede con la formulazione di una legge generale.
Se l’ipotesi non è confermata o si rigetta o si ripete qualche passo.
E questa cagatina prende il nome di “metodo scientifico”, non esattamente ad cazzum canis.
Lo “studio di un fenomeno”, di per sé, non porta necessariamente alla conferma di un’ipotesi o a una legge.
Perché quella legge sia confermata devono esserci mooooolti studi, si devono raccogliere mooooolti dati, si devono fare mooooolte discussioni, si devono scrivere mooooolti articoli.
Proprio perché è scienza, raga, non la Melevisione.
Perciò è inutile che pubblichiate lo studio del Prof. Stocazzino dell’Università d’Inculoagiove che “dimostra” come il virus sia intimidito dai peti al cavoletto di Bruxelles: siamo un po’ tutti intimiditi dai peti al cavoletto di Bruxelles, anzi, azzarderei che siamo un po’ tutti non solo intimiditi ma anche infastiditi dai peti in generale. Certo, il cavoletto di Bruxelles è bastardo perché ti fa ribollire la pancia che manco Amelia quando preparava le pozioni per stordire Paperone, però, diciamolo, anche i ceci, le castagne, i formaggi, ecc, non è che siano proprio tutto ‘sto ensemble di neroli, bergamotto e patchouli.
Perciò, proprio tu, non lasciarti andare alla folle condivisione sensazionalistica di chi crede di aver scovato la cura: rimane sempre valida la domanda “Perché dovrei saperlo proprio IO?”.
Proprio tu che non sei andato oltre la barbabietola da zucchero, aggiungo io.
Proprio tu, cazzo vuoi saperne dei cavoletti di Bruxelles?

(Giusto per info: un ottimo esempio di indagine NON scientifica sono io che cerco su Google quali siano i cibi che rendono le scoregge più puzzolenti. Testuali parole.
È ancora lunga, la mia strada per il Nobel, mi sa.)

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