lunedì 20 giugno 2016

Lo sbarco ad Alessandria

: alessandrini, niente paura!
La Ritona ha chiesto al governo l'intervento dell'esercito per difenderci dalla microcriminalità
(ma solo perché i moduli per richiedere Batman ed FBI erano troppo complessi e né lei né la sua banda sono stati in grado di compilarli!).
L'ESERCITO, raga. Che figata!
Le altre cittadine e i paeselli hanno una semplice polizia locale, noi l'ESERCITO!
...l'esercito...
L'esercito, porca Eva.
È comico, sì. Ma è anche tragico.
E voi, genitori alessandrini, avete il dovere morale di raccontare ai vostri figli tutta questa storia (senza puntare enfaticamente sui militari perché i bambini ne vanno matti e mi mandereste a bagasce il valore didattico dell'impresa!)
La storia è quella di una bambina bionda e viziata che voleva diventare sindaco.
Ma per diventarlo non si è preparata a sufficienza, no, si è limitata a puntare i piedi e fare i capricci.
Complice una città stupida fatta di elettori stupidi, che votano stupidamente a casaccio o in cambio di stupide promesse, la biondina ha raggiunto il suo scopo: è diventata prima cittadina, in un momento non facile per la sua città.
(Ma a lei che gliene importa? Lei vuole solo magnà!)
La biondina, completamente priva di competenze in qualsiasi ambito, ha fatto della sua città un cimitero infestato: come quelle basi militari che, nei film, vengono usate per degli esperimenti che sfuggono di mano e le basi si riempiono di zombie.
Sì, quando si è totalmente inabili, le situazioni sfuggono di mano.
E si deve chiamare l'esercito, o la maestra, o il papi.
Proprio come fanno i bambini stupidi e viziati, quando non sanno gestire i loro capricci.
La nostra città non può e non deve essere un capriccio di bambini stupidi e viziati che altro non sanno fare che frignare, chiedere e pretendere.
La nostra città merita qualcosa in più.
Non serve l'esercito, servono semplici persone competenti.
Ora non le abbiamo, facciamo in modo di averle fra un anno.
Avete un anno per diventare furbi, alessandrini.
...see, come no!

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