giovedì 7 marzo 2019

Bzzz-bzzz-bzzz







: sono le 7.30
Oggi è per me una giornata di merda (come se le altre fossero tutte ‘sto sbocciare folle di Dompero).
Diciamo che, in questo party glitterato e sfavillante che etichetto come “esistenza”, ci sono alcuni tragici anniversari.
Oggi ricorre uno di quelli.
Così, mi sono detta: “Oh, l’universo mi darà tregua, voglio dire, si sentirà un po’ in debito, no?”
No, per il cazzo.
Arrivo in stazione e il treno è su un binario diverso dal solito.
Strano!, penso.
Sarà un segno!
Certo, il segno di un guasto al motore e della soppressione del treno.
Mentre tiro giù tutto il catalogo di chi viene considerato vip da una delle religioni dogmatiche che vanno per la maggiore, e mi metto il giubbotto per scendere e andarmene a fanculo, sento l’inconfondibile bzzz- bzzz-bzzz di chi prova a volare ma è troppo grasso per farlo.
Alzo la testa e vedo il più grande smacco alla teleologia aristotelica, la cimice, che mi svolazza (per quanto la sua obesità glielo consenta) sulla testa.
Accenno una crisi di panico e vengo salvata da un ragazzo, scena che si addice davvero poco all’imminente otto marzo e alla sua pretesa di emancipazione.
Poi scendo dal treno e mi preparo ad attendere un’ora il prossimo.
C’è una morale?
No.
Cioè, ce n’è una molto banale, non gradita ai fan di The Secret o tutte quelle puttanate lì.
Comunque, buongiornissimo.

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