martedì 8 ottobre 2019

Il lato peggiore della malattia mentale è che la gente vorrebbe che tu ti comportassi come se non la avessi






: per la prima volta, nella mia vita, ho avuto l’impulso di applaudire al cinema.
A un film senza Leonardo, poi.
A un Joker che non è Jack Nicholson, poi.
Non l’ho fatto perché non ho il gene giargiana, ma l’impulso l’ho avuto.
A me si compra con poco: con una mimica facciale che fa rabbrividire di piacere e paura, con una fotografia concettuale e paludosa, decadente e seducente, con una follia come risultato di un’anima bombardata, con un obbligo di dover scavare per trovare le ragioni, con una colonna sonora capricciosa, con le parole “senso” e “vita” scandite con regolarità, con copiosi schizzi di sangue.
Se un film ha tutto questo, io sono completamente sua.
Se un film mi fa scattare l’empatia, tanto da farmi surriscaldare anima e corpo, per forza che sono completamente sua.
Vale per i film.
Vale un po’ per tutto.


(Per Leonardo: non essere geloso, se col Joker ballo il twist. Non essere furioso, se col Joker ballo il rock. Con te, che sei la mia passione, io ballo il ballo dell’amore. Sempiterno, eh!)

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