martedì 3 marzo 2020

Ha fatto bene!






: c'ho l'orticaria.
Questo significa che dovrei continuare a farmi i cazzi miei, come da otto mesi a questa parte.
Però, se hai una vocazione, talvolta il sedarla ti provoca più prurito che il contrario.
Indi per quindi: un carabiniere uccide un quindicenne/sedicenne, sparandogli.
Questo è il mero fatto, scevro di circostanze, dettagli, contesto.
Allo stato attuale delle cose, abbiamo solo la ricostruzione del carabiniere: due ragazzi col passamontagna e armati si sono avvicinati alla sua auto nel tentativo di rapinare lui e la fidanzata; lui si sarebbe immediatamente identificato come carabiniere, quindi anche lui in possesso di un’arma ; uno dei due gli avrebbe puntato la Beretta alla tempia; lui avrebbe esploso il colpo solo dopo aver sentito il rumore dello scarrellamento, sentendosi in pericolo di vita; si scoprirà poi che i rapinatori erano minorenni e che la pistola era giocattolo. 
Tutto deve essere verificato perché, naturalmente, una sola versione dei fatti non basta per avere chiarezza su un accaduto (da ricordare sempre, semprissimo, anche per le nostre scaramucce quotidiane!).
Due dati, in particolare, sono da accertare: il numero di proiettili nel corpo del ragazzo e se lo scarrellamento di una pistola finta produca lo stesso rumore metallico di una vera.
Perché sono dati importanti? Perché (ed è una mia supposizione dall'alto della mia specialistica in ungiornoinpreturologia), se trovassero novantotto proiettili, significherebbe che il militare ha sparato con l'intenzione di uccidere e, se la pistola giocattolo non facesse rumore, significherebbe che ha mentito. E sarebbe giuridicamente nella merda, insomma.
Fino a tal verifica, però, una sola azione è quella certamente intelligente: tacere.
Perché, spoiler!, quando non si hanno abbastanza informazioni si deve tacere.
Non prendere parti a caso, così, a sentimento.
Non si può (ancora) urlare ACAB! e non si può nemmeno dire che il carabiniere ha fatto bene a fare quello che ha fatto perché chi è morto era un adolescente delinquente: se fossimo legittimati a uccidere tutti i delinquenti (e, perché no?, anche quelli che ci stanno semplicemente sul cazzo) sarebbe un mondo meraviglioso ma anche molto più pericoloso di quanto già non lo sia.
Inoltre, questione che mi preme maggiormente perché infanga la logica-mon-amour:
secondo quale astruso ragionamento la ragione del carabiniere aumenta di potenza se la famiglia del ragazzo è una famiglia di merda che ha allevato un mariuolo e che ha distrutto un Pronto Soccorso?
Una cosa è ciò che ha fatto lui, altra è ciò che ha fatto quella famiglia. Sono due cose ben ben slegate.
Mi preme ricordarvi, siccome è un po' che non lo faccio, che le riflessioni su cosa sia "legittimo", cosa sia "giusto", cosa sia "far bene", ecc, hanno radici antichissime: non pisciamoci sopra con le nostre semplificazioni, con le nostre tifoserie da stadio.
È un po' di tempo che sbatto la faccia contro la facilità con cui prendete le parti di questo o quello, tanto per avere qualcuno da sostenere.
Non so se invidiarvi o meno.
C’ho l'orticaria, infatti.

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