lunedì 12 giugno 2017

Elezioni Alessandria 2017 pt.2










: uno cosa dovrebbe dirvi ora?
Cioè, per non influenzare negativamente il proprio karma, quali parole politicamente corrette dovrebbe usare?
Perché io userei "siete dei ritardati e mi fate schifo".
Ma non posso dirvi così, perché magari poi capite che mi fate schifo perché siete dei ritardati e chi schifa i ritardati non piace a Dio e nemmeno a me (perché siamo la stessa persona. Ok, spessa, scusate.).
In realtà sarebbe giusto dire "siete dei ritardati MA mi fate schifo".
Perché io adoro i ritardati, mentre a voi schifo.
Generalmente, infatti, i ritardati, nonostante le loro falle scientificamente diagnosticate, sforzano le sinapsi più di chiunque altro. In base al loro pacchetto di dotazione voluto da una natura bastarda, loro si impegnano più di chi ha le potenzialità ma non le sfrutta. E io li ammiro per questo. E, soprattutto, li rispetto.
E non è assolutamente rispettoso nei confronti dei ritardati dare a voi dei ritardati.
Come dovrei chiamarvi?
Come dovrei chiamarvi per definire esattamente lo schifo che mi fate?
Come si chiama chi ha i neuroni che annegano nella merda?
Come si chiama chi ha i neuroni che annegano nella merda perché sceglie di aspirarla dal naso e gode di questo?
Non so, merdofechista?
Come merda+fecal-feticista+masochista?
Non so, ditemi voi come volete essere chiamati.
Perché fate schifo, raga.
Siete dei parassiti, rubate ossigeno agli altri membri della società.
Penso davvero che non meritiate di vivere.
Non avete il primo diritto inalienabile degli esseri umani, quello alla vita.
Non avete il diritto di vivere, capite?
E non perché avete votato qualcuno che non mi piace, eh.
Perché non avete votato.
Ha votato poco più della metà degli aventi diritto al voto.
Come sempre, direi.
Ma in questo caso è molto più grave del solito.
Perché la nostra città ci sta morendo sotto agli occhi e noi avevamo il dovere, il DOVERE, di esprimere una preferenza.
Perché su 621 persone, qualcuno che preferiamo c'è.
E, così non-facendo, glielo abbiamo messo nel culo.
Anzi, ce lo siamo auto messi nel culo.
Ve lo siete auto messi nel culo, io mi dissocio dalla vostra natura parassitaria.
Ma come fate a vivere?
Cioè, come ci si guarda allo specchio sapendo di essere la feccia del mondo?
Come si fa a vivere da blatte?
Come si fa a vivere da esseri infestanti?
Fosse per me non vivreste.
Davvero, eh, non ne avete il diritto.
Non siamo tutte creature di Dio, voi siete creature della merda.
Ma il mio pensiero, come sempre, è rivolto a chi ha preso zero voti.
ZERO VOTI.
Ciò può significare che sia stato messo lì a caso, sfruttato dai capi lista, oppure che non conosca nessuno ad Alessandria, oppure, peggio, che sia stato tradito dai suoi conoscenti/famigliari/amici: come potrà sentirsi ora? Come ci si può sentire a non avere l'appoggio di nessuno?
Ma il capo lista, la cui sfavillante campagna elettorale ha fatto sì che qualcuno dei suoi abbia preso zero voti, ZERO VOTI, come si sente? Felice? 
Ma come cazzo si fa?
E mi limito a parlare del vostro non voto, perché se dovessi parlare di CHI avete votato sarei passibile di querela.
Dei delinquenti, delle bandiere (che leccano un culo diverso a ogni elezione), degli ignoranti, dei MAFIOSI, hanno preso barcate di voti e stanno festeggiando.
Questo è ballare sui cadaveri.
E questo è un concorso in omicidio, miei cari merdofechisti.
Voi avete ucciso la civiltà.
Voi siete gli artefici di questo mondo di merda.
Chi non ha mosso il culo per la propria città lo sa e sa i motivi per cui non l'ha fatto.
Se i motivi sono di salute, siete esonerati.
Se i motivi sono altri, vergognatevi.
Andate davanti allo specchio e sputate.
Ma solo perché non posso consigliarvi di prendere una corda, legarvela al collo, salire su uno sgabello e poi fare un salto.
Se potessi, se la mia morale non me lo impedisse, il consiglio più adatto a voi, sarebbe sempre e solo uno:
AMMAZZATEVI.

4 commenti:

  1. In Francia alle legislative l'affluenza è stata solo del 49%, forse tu associ la decisione di non andare al solo menefreghismo ma l'astensione è a tutti gli effetti un atto politico, anche di protesta

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  2. Stiamo parlando di scegliere un sindaco, il sindaco della tua città, il politico più vicino a te. Personalmente credo che l'astensionismo abbia un senso solo in un referendum, dove scegliere di non votare equivale comunque a un voto. Per quanto riguarda la scelta di una persona per un ruolo specifico credo che l'astensione sia un po' una stupidata, dato che uno dei candidati verrebbe comunque eletto: adoro gli atti di protesta, ma in questo caso è una protesta fine a sé stessa.

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    1. È comunque una possibilità che non si può revocare all'elettore. Diciamo che l'astensionismo sta prendendo piede in tutta europa come sostituzione del voto di protesta, date le performance scadenti offerte dai partiti e movimenti (podemos, m5s ecc) che si stanno rivelando agli occhi dell'elettorato per quello che sono, bacini di raccolta per non lasciare gli scontenti senza guinzaglio. Sono perfettamente funzionali al sistema.
      Anche il ragionamento del "voto meno peggio" lascia il tempo che trova perché, almeno a livello teorico, tutti i partiti dovrebbero cercare di analizzare le dinamiche elettorali e trovare le ragione di un'affluenza bassa, correggere il tiro e cercare di convincere chi non si è pronunciato. Votando il meno peggio legittimi il partito a non farsi un esame di coscienza e a perseguire una linea politica che non è soddisfacente ma che comunque ottiene voti a sufficienza per rimanere in vita. C'è poi il significato meramente anti-sistema ma dubito che in città stia covando sotto le ceneri una sollevazione di natura anarcoide, te lo concedo.

      Ad ogni modo tutti questi temi sono stati affrontati in più articoli nell'ottimo blog di Luciano Barra Caracciolo, ti lascio un link che va nello specifico:

      https://orizzonte48.blogspot.com/2015/03/la-soluzione-allastensionismo-ruolo-dei.html

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  3. Io revoco questa possibilità all'elettore in questo specifico caso, perché conosco abbastanza bene le dinamiche cittadine, mica sempre. Penso che, sempre in questo specifico caso, si tratti di menefreghismo.
    Poi, certo, le persone attente, intelligenti, informate, che hanno preferito non votare invece di votare il meno peggio, le abbiamo anche qua ma non sono così ottimista da pensare che siano la maggioranza. Concordo sull'esame di coscienza dei partiti, per i quali non nutro simpatie e che ho scelto di scartare dalle mie opzioni di voto. Grazie per il link!

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