giovedì 8 giugno 2017

Elezioni Alessandria 2017





: domenica 11 giugno (finalmente) gli alessandrini saranno chiamati alle urne per scegliere chi si meriti (ahahahah!) la fascia di primo cittadino.

Quest'anno, diversamente dal carnevale di cinque anni fa, 8 + 613 persone si sono presentate con il bruciante desiderio di far parte della macchina comunale.
Non male, per un meccanismo demoniaco, avere tutte queste richieste: "Tanto i politici sono tutti uguali!", e poi si fanno carte false per diventare uno di loro.
Coerenza.
Comunque, ieri ho partecipato a una serata organizzata dal Piccolo in cui i sette candidati sindaco (sarebbero otto, ma uno ha "scelto" di non partecipare per "strategia politica"... ahahahah!) rispondevano ad alcune domande e dibattevano sui temi caldi. 
Da una parte erano schierati i candidati appoggiati dai partitoni (PD +vari, Lega+vari e 5stelle) e dall'altra le liste civiche (candidati che hanno investito più che altro su se stessi).
In mezzo c'era il personaggio rivelazione (secondo il mio amore per il trash) di quest'anno: assolutamente apartitico e apolitico, c'entra nella corsa elettorale come me ad un concorso di bellezza curvy.
Sembrava, in ogni caso, che a essere assegnata fosse più la corona di Miss Italia che quella di primo cittadino: abbiamo assistito all'apologia della demagogia, frasi trite e ritrite, desideri di pace nel mondo (l'importante non è chi votare ma votare, prima gli alessandrini, ECC).
C'era la Miss in carica (che se uno non avesse vissuto IN Alessandria negli ultimi cinque anni e l'avesse ascoltata ieri per la prima volta, probabilmente darebbe il voto a lei) che si è fatta forte delle sue imprese, vedi ponte Meier, bilancio in pari, ecc.
C'era Mister candidato forte, colui che si contenderà la fascia di vincitore con la Miss in carica, che ha riportato pari pari le parole di chi "glielo appoggia", senza aggiungere nulla di nuovo.
C'era Mister Wella, il candidato capellone, ribelle, irriverente, che dice quello che il popolone vuole sentirsi dire e che si è portato gli applausi da casa, come è solito fare il leader del suo partito.
C'era Mister Cinema, la nota fuori dal coro, il trash vero, quello che ha suscitato risate e applausi sinceri, quello che dovremmo davvero scegliere se volessimo dare un voto di protesta, ma che poi dovremmo provvedere a sostituire una settimana dopo le elezioni per non averlo nelle croste e per non doverlo sottotitolare ogni volta che si esprime.
C'era Miss Rocchetta, la scelta della salute, perfettina, fresca nonostante gli anni, giovane come l'acqua, appunto, che piace e convince ma che tutti si chiedono che cazzo ci faccia a Miss Italia e, infatti, la rispediranno alla sua sana carriera.
C'era Mister Sorriso, scintillante come il nome della sua lista, ma troppo soggetto al corto circuito.
E poi c'era Mister Critica, la fascia intelligente, il candidato preparato, quello che sa cosa dire e come dirlo, quello pronto da anni a questo momento, ma che verrà purtroppo cassato perché, ahimè, i secchioni non piacciono a nessuno.
Insomma, concittadini.
A parte che ieri non eravate presenti e mi chiedo quale sarà il vostro criterio di voto (probabilmente il consueto infilarsi la matita nell'ano e affidare al c...aso la scelta del nome su cui si stamperà la X).
Il risultato di domenica, purtroppo, credo sia già scritto: ballottaggio tra la Miss in carica e il nobile "ruspante".
Anche se gli insetti che friniscono hanno sempre buone possibilità, poi siamo d'estate e se ne sentono parecchi, soprattutto quando si spengono le luci.
Questi tre, comunque.
Comunque e purtroppo, perché io sarei per la scelta civica, se davvero vogliamo che cambi qualcosa.
Ma voi non volete che cambi qualcosa, perché siete coprofaghi e, a voi, la merda piace.
Vi piace mangiarla con gusto mentre vi lamentate della puzza.
Perciò, buon voto a tutti e, mi raccomando, fate sempre schifo come al solito, eh.

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