mercoledì 28 giugno 2017

Cantami, o Diva, dell'allergenica Giada, l'ira funesta che infinite addusse intolleranze ai kontatti...






: ognuno di noi ha una (o più di una) persona che proprio non tollera o, peggio, a cui è allergico.
Quella persona che pubblica su Facebook cose che ti mandano in merda il cervello: stati sconclusionati, foto terribili in cui si crede una star ma fa spavento, ovvietà, incoerenze varie.
Non sopporti quella persona, eppure non solo la tieni fra i contatti ma vai proprio leggere di proposito quello che scrive, perché sei masochista e roderti il fegato ti dà un piacere raro e irrinunciabile.
Siamo esseri umani e siamo dei perversi, che possiamo farci?
Comunque, ognuno di noi ha la sua persona allergenica.
Può essere qualcuno che ti ha chiesto l'amicizia completamente a caso, o che conoscevi di vista, o una tua ex qualcosa, ecc: fatto sta che ti è scattata l'allergia.
I motivi per cui accade credo siano svariati, che ne so, magari ti sta sul cazzo a pelle, magari provi invidia per lei, magari la reputi semplicemente imbecille.
Non importa il perché, sai solo che ogni volta che pubblica qualcosa tu non dovresti andare a leggere perché sai che ti verrà il nervoso ma ci vai lo stesso.
Ah, l'umanità.
Ecco, io so per certo di essere quella persona per almeno cinque individui (erano e saranno sicuramente di più, ma qualcuno me lo ha confessato e ha preferito eliminarmi! Mi struggo ancora per il tragico addio.).
So per certo di essere quella persona per cinque individui per vari motivi:
1. Sono intelligente (no, scherzo).
(No, rischerzo).
2. Se tu dici a più persone che ti sto sul cazzo (e proprio per questo mi segui assiduamente), al giro qualcuno me lo riferirà.
Se mi sputtani davanti a più persone, qualcuno me lo dirà.
Viviamo in una città piccolissima e malignissima.
3. Mi commenti i post con aria di sfida. Ti rispondo. Non mi rispondi più.
Praticamente ti limiti a tirarmi i capelli senza mai massacrarmi di botte. Peccato.
4. So che ti infastidisce quello che scrivo: o lo capisco dal tono del tuo commento o lo so dagli screenshot che tu hai mandato a qualcuno che poi li ha girati direttamente a me.
5. Altri vari motivi.
Insomma, so di essere insopportabile per qualcuno.
Il che mi fa godere immensamente (sempre per la solita questione della perversione).
Ed è anche un po' normale: non mi limito a pubblicare cuccioli e canzoni, sono più pesante della ghisa, ci sta che a qualcuno possa dare fastidio.
Il punto è: perché non mi viene detto?
Perché devo consumare energie per arrivarci da sola?
Le persone che non tollero io, che mi fanno perdere la bussola, pestano oggettivamente merde concettuali.
Che ne so, un mese sono vegani, quello dopo si sfondano di arrosticini. Oppure, mentre il mondo è andato avanti, loro sono ancora lì a opporsi all'aborto. Insomma, attaccare briga con loro sarebbe come scopare il mare (no, senza perversione).
Io, invece, so dare conto di ogni mia affermazione. Scriverò cazzate, ma sono ragionate e motivabili.
Cioè, al contrario delle mie intolleranze, io potrei avere un dialogo con chi non mi tollera.
Sono un'intolleranza che non fa venire il cagotto. Sono un'allergia che non fa andare in shock anafilattico.
Quindi non capisco chi non mi tollera dove trovi gli appigli della sua intolleranza (oltre ai miei modi da saccentina di merda).
Quindi, che dialoghi con me.
Dialogate con me.
Lo esigo, se volete continuare a deridermi alle mie spalle.
Perché se vi limitate a lanciare frecciate, a mettermi la parolina arrogante sotto il post senza però andare avanti nella conversazione, a screenshottare quello che scrivo e mandarlo agli "amichetti", senza però mai parlarne con me, il mio ego non mi porta a pensare che non mi affrontiate perché non mi reputate all'altezza: il mio ego mi porta a pensare che vi caghiate sotto.
Ma io, l'ho già detto, sono un'intolleranza che non porta cagotto, di che vi preoccupate, cuccioli?

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