giovedì 8 novembre 2018

Ciao Milano!






: fossi ricca, una delle città in cui vivrei è Milano.
E, prima che partano i vari “Non sai quel che dici!!!”, lo ripeto: fossi ricca.
Ricca ricca, eh, non ricchina.
Non da dover cambiare otto metro per andare a lavorare, per intenderci.
Fossi ricca vivrei a Milano, o a Venezia, o a Londra.
Poiché non sono ricca ricca (per ora!!!), sto a Lisondria.
Comunque, oggi in stazione è accaduta una cosa incredibile (spoiler: è una minchiata solita, non aspettiamoci grandi cose): c’è il treno per Milano in ritardo, fermo sul binario dal quale sarebbe dovuto partire il mio.
Se lo prendessi?, Se stesse aspettando me?, mi chiedo.
E non solo per farmi un giro in una città che dista un’ora dalla mia, proprio per starci. Per viverci.
Potrei?
E nel momento esatto in cui faccio ‘sto gioco del cazzo che crea in me un maremoto di merda, il treno per Centrale parte. Senza di me e i miei ipotetici cambi di vita, naturalmente.
Ok: messaggio recepito, idea abbandonata.
E, in quell’esatto momento, il treno torna indietro.
Torna indietro, raga! 
Perciò non solo non è vero che se perdi un treno ti fotti, ma può anche capitare che il treno ti aspetti o addirittura che torni a riprenderti.
Figo, un po’, forse, no?
Dà speranza, un po’, forse, no?

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