martedì 27 novembre 2018

La Belle Époque






: è da stamattina che gongolo per un’ovvietà (ovvietà vera, eh) che mi si è presentata davanti quando mi sono svegliata.
Da fan dell’antica Grecia, dell’epoca vittoriana, e di molte altre ottime annate, sono sempre stata impegnata a lamentarmi del periodo storico in cui vivo da non rendermi conto, invece, di avere avuto una fortuna incredibile: ho toccato con mano la rivoluzione.
Social, ma pur sempre rivoluzione.
Non è mica robetta, non è mica da tutti assistere a un totale stravolgimento del modo di pensare e, di rimando, agire, della specie umana.
Cioè, se uno fosse bravo, se uno avesse testa e coglioni, avrebbe davvero terreno fertile per entrare nei libri di storia (della filosofia, auspicabilmente).
Classe dirigente, forza, è ora di dirigere!
Voi, perché io c’ho da pensare alla Belle Époque.

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