lunedì 25 novembre 2019

Violenza di genere






: non capisco cosa vi dia fastidio, esattamente, dell’argomento “violenza sulle donne”.
Perché qualcosa vi dà fastidio, è lampante.
Vi vedo, con quelle bocche piene di “Sì, MA...” che scivolate sullo specchio della dialettica, che volete dire qualcosa con la speranza (presunzione) che sia almeno sensato e poi, per mancanza di ventose cognitive, tutti giù per terra.
Mi piacerebbe sapere cos’è che vi agita così tanto.
È questione, però, di abbassarsi a un livello di deficit che non ho mai toccato.
È un po’ come un limbo dell’idiozia: mi piego fino a una certa ma poi mi si spezza la schiena.
E io ho un’intelligenza media, eh, non sono un genio.
Lo sono, però, rispetto a chi condivide, proprio oggi, dei link sulla violenza sugli uomini, tipo “Sì, MA pensiamo a tutti quegli uomini che...”.
Come se fosse una gara, una faida.
Perché è ovvio che la violenza sia da condannare tutta (tranne quella piccantina!), specificarlo mi pare un insulto alle coscienze dei più.
Solo che è altrettanto ovvio che una donna uccisa ogni 72 ore per mano di un uomo o abusata dal compagno, padre, fratello, o uno stronzo a caso, sia un dato allarmante.
Un dato che dimostra come la “donna” sia ancora considerata una “cosa”, “proprietà”, perché ha scelto di essere considerata tale, o perché ha scelto di regalare la propria vita a gente di merda.
E il fatto che, almeno per quel che vedo dalla maggior parte dei miei contatti di Facebook (l’unica mia finestra sul popolo), si tenti di minimizzare il problema, è veramente preoccupante. Ed è il motivo per cui c’è bisogno di una “giornata mondiale contro”.
Che ci sia un’emergenza dovrebbe essere evidente.
Invece, si fanno battute, se ne è irritati come se si volessero fare dei favoritismi, ecc.
Forse è questo che disturba così tanto? È il dedicare troppa attenzione solo a una fetta della popolazione?
È una sorta di campanilismo? Cameratismo?
Non saprei.
Credo sia più un’antipatia diffusa verso alcuni gruppi, alcuni movimenti “femministi”.
Tipo: se ti batti contro la violenza sulle donne, allora sei femminista, allora mi stai sul cazzo.
Oppure: se ti batti contro la violenza sulle donne, allora sei comunista, allora mi stai sul cazzo perché i problemi sono altri.
Penso sia più questo.
Penso sia una cecità dovuta all’appartenenza, o di partito, o di genere, o di chissà cos’altro.
O, più probabilmente, è solo questione di essere dei coglioni.
Sì, mi sa di sì.
Mi sa che siete solo dei coglioni.

(Apprezzate il fatto che non abbia sottolineato, per l’ennesima volta, che prima di avere un’opinione sulla violenza di genere, bisognerebbe aver riflettuto approfonditamente su cosa sia “violenza”, cosa sia “genere”, cosa sia “donna”, cosa sia “uomo”, ecc. Apprezzate il fatto che mi sforzi di accettare la libertà di opinione!”

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