martedì 26 novembre 2019

Madre Giada (novembre 2016)





: questo lo scrissi nel 2016, quando scampammo la catastrofe per 35 cm.
Quando la toccai delicatamente.

È la sera del 25 novembre e io mi trovo romanticamente a cena a Vercelli, in un posto in cui il telefono non prende.
Finito di mangiare, sulla strada verso casa, il 3G ritorna e decido di dare un'occhiata alla situazione fiume, pensiero che ha comunque fatto da sfondo alla mia serata.
Apro Facebook.
Leggo "Orti a bagno".
Leggo "Evacuato il quartiere Pista".
Leggo "Peggio del '94".
Leggo "Sono salvo per un pelo!".
Vedo un video del sig. Domenico Di Filippo in cui viene urlato "È uscito, ecco l'acqua!!!".
Vedo nei vari gruppi della città un accavallarsi di informazioni piene di angoscia e ignoranza.
Il mio cuore si ferma.
Voglio andare a casa, nella mia città. Voglio vedere io, con i miei occhi. 
E obbligo il mio fidanzato ad andarci.
Ponte Tiziano aperto, ponte degli Orti aperto. Ma come? -penso- Non c'era l'acqua?
Passando da Piazza Garibaldi mi butto agli Orti, proprio là, in viale Milite Ignoto, sforzandomi di prepararmi mentalmente a quello che avrei visto, ché sarebbe stato un balzo emotivo all'indietro, ventidue anni indietro.
Niente acqua. Ma come? -penso- ma l'ho letto, ho letto "Orti a bagno", sono sicura.
Allora sento il mio amico giornalista, uno dei pochi seri, che mi dice che la situazione critica è in zona piscina. La situazione è critica, non catastrofica.
E, infatti, non c'è stata nessuna catastrofe.
Danni e paura sì e sono profondamente dispiaciuta per gli abitanti delle aree golenali, per gli animali, per le aziende agricole.
Ma "catastrofe" è stata quella del '94, quando INASPETTATAMENTE il fiume ha invaso anche il centro della città. "Catastrofe" è qualcosa di imprevedibile. 
Fortunatamente, ieri i fiumi ci hanno graziato.
Certo, l'emergenza è stata gestita molto bene dalla Protezione Civile, volontari, forze dell'ordine, dal sito del Comune, ecc, e anche dalla Ritona mediaticamente molto attiva (tralascio i canti e l'italiano maccheronico e do la colpa alla tensione), ma chi ha fatto il bravo è stato soprattuto il nostro forte, possente e sensuale fiume. Grazie. Grazie, entità, per i 35 centimetri.
Ora che l'emergenza è (quasi) rientrata, però, io avrei delle cose da dire.
1. LE VARIE PAGINE SU ALESSANDRIA, comprese quelle dei "giornaletti".
Voi siete il male. Voi avete creato allarmismi. Voi avete creato psicosi con la scusa di "dare informazioni". Voi vi siete mascherati da paladini senza che nessuno ve lo abbia chiesto e, così facendo, avete sputato sul dolore di chi ha vissuto davvero la tragedia.
Le pagine "Alessandria- Lisondria"
e "Sei di Alessandria se", la cui amministratrice ha detto di voler bloccare le iscrizione perché incapace di gestirle, si devono vergognare.
2. ALCUNI "GIORNALISTI".
Ketti Porceddu, in particolare, ha scritto che "la Pista è stata evacuata". E anche altri siti di informazione hanno dato informazioni FALSE. Questo, nel mio mondo ideale, sarebbe da ghigliottina. È sciacallaggio mediatico, è da non potersi più guardare allo specchio.
3. SCIACALLAGGIO POLITICO.
Domenico Di Filippo, 5 stelle, ha pubblicato un video creando allarmismo, dicendo che "il Tanaro è uscito", ridendo e scherzando con la Ritona. Ricordatevene a maggio.
4. GLI UTENTI BOMBER DI FACEBOOK.
Ho letto cose terribili. Soprattutto da parte di chi, a casa al calduccio, sputava sentenze protetto dallo schermo del computer o cellulare.
Voi siete il motivo per cui provo disagio a vivere in questo mondo.
Voi siete ignoranti, stupidi, meschini.
Voi occupate il pianeta senza merito alcuno, anzi, siete dannosi, siete smog, siete aria irrespirabile.
Voi non sapete leggere, scrivere, siete analfabeti funzionali. Nonostante questo, però, vi arrogate il diritto di esprimervi, pensando di saperla più lunga degli altri.
Voi parlate di pancia, senza ragione.
Siete in balìa delle vostre povere e dozzinali emozioni, il vostro cervello è inesistente. Siete il motivo per cui questo è un mondo di merda.
I catastrofisti, le mamme bomber, i ragazzini maleducati che, fra un selfie e l'altro, speravano che il Tanaro esondasse solo per saltare la scuola.
Voi, tutti, siete blatte infestanti.
Nel '94 non avevamo telefoni. Nessuno sapeva se fossimo vivi o morti.
Ma nel 2016, quando c'è una giungla di informazioni e non sai cosa sia vero e cosa no, forse psicologicamente è anche peggio.
Voi, che vivete come parassiti, come se la vita vi fosse dovuta, ringraziate la magnanimità di Madre Natura per ieri sera. 
Perché se fosse per Madre Giada...
Niente, mi fermo.
Grazie per avermi fatto rivivere quello che già sogno ogni notte.
Ma, almeno, avete imparato a scrivere una parola nuova: "evacuazione", che si scrive con la C.
Di Coglioni. A terra, frantumati.

Nessun commento:

Posta un commento